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23 Ottobre 2019

Il ritardatario è più intelligente e vive meglio

L’ultima ricerca sull’argomento è stata compiuta all’Harvard Medical School, pubblicata poi sul Journal of Applied Social Psychology.

Il ritardatario cronico, sempre sotto critiche incessanti di chi, invece, è troppo attento all’orario e all’organizzazione al minimo dettaglio. Ma chi è il più intelligente dei due? Secondo le ultime ricerche sembrerebbe che a differenza di ciò che si potrebbe credere, i più intelligenti siano i ritardatari cronici. Chi è spesso in ritardo è, infatti, colui che pensa al ‘qui e ora’ e si concentra al 100 per cento su ciò che sta facendo in un dato momento. Compiendo al meglio e con la massima energia un dato lavoro si può così perdere di vista il tempo il ritardo è quasi sempre assicurato per ciò che viene fatto con cura e passione. Il soggetto ritardatario prende la vita con il giusto peso, è rilassato, ottimista – perché convinto di riuscire a fare tutto ciò che si è programmato con più serenità e perciò condurrebbe una vita più felice e quindi sana. L’ultima ricerca sull’argomento è stata compiuta all’Harvard Medical School, pubblicata poi sul Journal of Applied Social Psychology, descrive i ritardatari come: "Persone che non sono in grado di programmare quanto tempo impiegheranno a fare qualcosa", una disorganizzazione, che potrebbe infastidire i rivali più maniacali del sistema. Ma così facendo meno è lo stress e la vita è più a lunga.

@Margherita Pusceddu