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22 Ottobre 2019

Come evitare gli sprechi alimentari

Lo spreco in Italia a livello domestico ammonta a 12 miliardi all’anno, sommato a quello di filiera che raggiunge i 3 miliardi.

Evitare gli sprechi: tema sempre attuale dati i dati mondiali sulla fame nel mondo e la conseguente denutrizione di tantissimi bambini, che ci porta a riflettere ed essere sempre più coscienti e sensibili. Un milione e 300 milioni sarebbero i giovani nel mondo a rischio denutrizione mentre - paradossalmente - un bambino su 3 in Italia è sovrappeso o obeso. E oltre all’obesità, i dati allarmanti - sempre in Italia - riguardano lo spreco alimentare. Infatti, lo spreco in Italia a livello domestico ammonta a 12 miliardi all’anno, sommato a quello di filiera che raggiunge i 3 miliardi. Ma come si possono evitare gli sprechi nella quotidianità? Ecco delle piccole indicazioni:

Sarebbe opportuno non farsi prendere dalla gola una volta arrivati al supermercato. Spesa alla mano, è utile attenersi alla lista fatta a casa senza “sgarrare”. Un buon deterrente è ricorrere alla spesa online, senza l’ampio raggio visivo offerto dagli scaffali dei supermercati è più facile non esagerare con le spese inutili.

Utile, ma non scontato, è il metodo di comprare i prodotti con la scadenza più prossima. Il fine? Non dimenticare di consumare alcuni alimenti in tempo utile prima che vadano male. È sempre d’aiuto, inoltre, sistemare in prima fila nella dispensa i prodotti che scadono prima così è più immediato il consumo.

Per il congelatore, dal momento che spesso si comprano i prodotti al fine di congelarli, sarebbe utile apporre sul prodotto un’etichetta con la data in cui si congela il prodotto, così potremmo tenere il conto esatto della sua freschezza.

Per evitare gli sprechi alimentari arriva l’idea di apporre un’etichettatura più visibile nel prodotto d’acquisto. La metà dei consumatori, infatti, non conosce la differenza tra le diciture: “Da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. In quest’ultimo caso la differenza sta nel fatto che il prodotto, si può consumare, ma si perdono le qualità nutrizionali e organolettiche. Insomma, non è compromessa la salute di chi consuma ma solo la freschezza del prodotto.

 

@Margherita Pusceddu