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21 Ottobre 2019

Cagliari - Spal 2-0

I rossoblù continuano a volare

In tanti lo aspettavano, quasi con ansia dopo l'infortunio che l'ha tenuto fuori per qualche partita. La sua gente era là per sostenere la squadra, naturalmente, ma anche per festeggiare, prima o poi, il primo gol del Ninja dopo il ritorno a casa. Lui un po' si è fatto attendere, è vero, ma poi ha regalato una delle prodezze più belle della sua carriera, un gol che va dritto dritto nelle pagine della storia del Cagliari, proprio nell'anno del centenario.

Minuto 9 di un Cagliari-SPAL che, come da attese, sembra tutto fuorché una gara scontata: sugli sviluppi di una punizione battuta dalla sinistra da Cigarini, Kurtic respinge di testa, ma per sua sfortuna a raccogliere la palla vagante, sui 25 metri, c'è proprio Nainggolan, che addomestica di petto e di contro balzo sfodera un esterno destro che va a infilarsi all'incrocio dei pali, alle spalle di un incredulo e incolpevole Berisha. Un capolavoro, un'opera d'arte con una traiettoria che pare disegnata, è la stoccata del Ninja, finalmente. Se la sfida alla SPAL prende la piega giusta per i rossoblù, è soprattutto grazie a lui, che con un colpo da campione spiana la strada alla vittoria, al sesto risultato utile consecutivo e a un quinto posto in classifica (la Fiorentina stasera a Brescia può al massimo agganciare i rossoblù) da far stropicciare gli occhi ai tifosi.

Eppure, questo Cagliari non è solo Nainggolan, che peraltro stava per concedere il bis nella ripresa con un'altra conclusione da fuori, che si è stampata sulla base esterna del palo. Ma è anche un Olsen che continua a salvare il risultato (ieri provvidenziale su un colpo di testa di Kurtic nel primo tempo, quando eravamo sull'1-0), è una difesa che ha subito solo 7 gol (gli stessi subiti da Juve e Inter, per intenderci), è un Cigarini che detta i tempi in regia in maniera magistrale, è un Rog che gioca a tutto campo, è un Nandez che era dato per “stanco”, ma che nella ripresa ha dimostrato ancora una volta di essere un motorino inesauribile, è un Castro che si rivela duttile senza perdere qualità, ma soprattutto è un Faragò che torna dopo un lungo infortunio e si regala il gol del 2-0, con tanto di standing ovation da parte della Sardegna Arena.

Già, Paolo Pancrazio Faragò è l'altro volto felice di una giornata trionfale: il gregario in mezzo a tanti campioni, un giocatore un po' dimenticato dai tifosi a causa del lungo infortunio all'anca che l'ha tenuto fuori dal campo per mesi, ma un professionista d'eccezione, che si fa trovare pronto al momento giusto e che sfodera una prestazione da incorniciare, regalandosi una serata di gloria dopo tanta sofferenza.

Un po' meno appariscenti i due attaccanti: Joao Pedro e Simeone come sempre si sono sacrificati, perdendo un pizzico di lucidità nei momenti cruciali. Poco importa, avranno modo di lasciare il segno in altre occasioni, magari già domenica prossima nella trasferta piemontese contro il Torino. Nel frattempo, però, godiamoci un'altra settimana da sogno, con il Cagliari al quinto posto, a due soli punti dal Napoli quarto e a tre dall'Atalanta, terza in classifica. Sì, è vero, bisogna restare con i piedi per terra, soprattutto lo devono fare i giocatori, ma ai tifosi non diteglielo, per loro questo inizio settimana avrà un sapore dolcissimo.