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15 Ottobre 2019

I millennial preferiscono un lavoro flessibile

Il 52% dei millennial italiani preferisce rinunciare fino a 3mila euro all’anno, ossia a 250 euro al mese, pur di avere la libertà di gestione

 

Lo smart working si preferisce allo stipendio. A dirlo è un’analisi condotta dalla società del “Crm mobile”, attiva da qualche mese anche in Italia attraverso l’acquisizione della startup Self, secondo cui per i giovani di età compresa fra i 22 e i 37 anni (i millennial) poter gestire autonomamente i tempi del lavoro e della vita privata, poter lavorare anche da casa o viaggiando non avrebbe prezzo. Secondo le indagini Il 53% preferirebbe avere ritmi lavorativi nord-europei: entrare in ufficio presto, fare una pausa pranzo ridotta e uscire entro le 17.30. Il 42% del campione intervistato sarebbe pronto a dire addio a un normale stipendio “competitivo” in cambio di un pacchetto retributivo variabile che, oltre alla parte fissa, preveda bonus e stock option, collegati direttamente al rendimento dell’azienda. Secondo i dati raccolti da ForceManager, il 35% dei nati tra gli anni Ottanta e Novanta lavorerebbe tranquillamente per una startup, anche se questo significherebbe condividere fin da subito il rischio di impresa con i meccanismi di stock option. Infatti, il terreno fertile per la crescita personale, la possibilità di misurarsi in ruoli differenti e anche quella di condividere lo spirito imprenditoriale sono tutti vantaggi che non si possono contrattare. Ad ogni modo l’azienda multinazionale raccoglie ancora il 47% di preferenze.