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8 Ottobre 2019

49 enne preferisce il carcere alla casa

L'uomo agli arresti domiciliari non tollerava più la moglie

Meglio in carcere che a casa «se le condizioni sono peggiori». Per essere privati della libertà a volte il carcere è meglio della propria abitazione ma sempre se si è agli arresti domiciliari. Sembra una frase che sa di insulto per chi davvero non ha valide alternative ma è successo davvero. In quanto paradossale la notizia è diventata virale. Si parla di un ex spacciatore di 49 anni, che dopo aver scontato la prima parte della pena nel carcere di Rebibbia, è stato trasferito agli arresti domiciliari per la restante parte. Una grazia per tutti eccetto per l’uomo in questione, che ha dichiarato alla polizia di preferire il carcere alla sua casa, perché la moglie una volta tornato lo trattava come uno “zerbino”: pulire, stirare e badare a tutto ciò che concerne le cure domestiche: “Tutto ciò che succede in casa è sempre colpa mia”, ha detto l’uomo per descrivere la situazione ormai insostenibile in cui si trovava al rientro dal carcere. L’uomo ha deciso – nonostante le prescrizioni – di evadere da casa e dalla moglie per recarsi al Commissariato Colombo. Lì ha chiesto aiuto alla polizia, è stato accusato per evasione dagli arresti domiciliari ma il giudice ha esaudito le sue richieste: sconterà il resto della pena presso un’associazione Onlus.

@Margherita Pusceddu