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30 Settembre 2019

Con 110 e lode, niente tasse all'università.

Le eccellenze ci sono, ed è meglio non farsele scappare e accoglierle a braccia aperte negli atenei italiani

Per frenare il calo degli studenti universitari in Italia, bisogna dare un diritto allo studio, fatto di borse di studio e alloggi per studenti soprattutto fuori sede: potrebbe aiutare ad incentivare le iscrizioni nelle fasce più disagiate, ma per ora i fondi non bastano. Tra la corsa ai ripari, quindi, c'è un occhio di riguardo per gli studenti più meritevoli: in vari atenei, chi ha preso la lode alla maturità non paga l'università, a partire dal primo anno di studi. Un primo obiettivo è incentivare il proseguimento degli studi almeno tra i più meritevoli: nell'ultimo esame di maturità, quello di giugno scorso, sono aumentati i ragazzi che hanno conseguito la lode. In tutto le lodi sono state 7365 a cui si aggiungono i 25778 diplomati con 100. Circa 33mila eccellenze da accompagnare negli studi. Tra gli  atenei che puntano sulle matricole con lode esonerandole dalle tasse ci sono anche  le Università di Cagliari e Sassari.

Ci sono anche gli atenei che chiedono ai lodevoli solo un contributo simbolico, come la Sapienza a cui gli studenti versano solo 30 euro, e altre che dividono la spesa alla pari con lo studente, che deve contribuire quindi con uno sconto del 50%, e sono l'Università degli studi Roma Tre per chi ha preso almeno 95/100 alla maturità e l'università Federico II di Napoli ma solo per i 100 e lode. Anche alla Statale di Milano l'esonero riguarda solo le lodi: non pagano la seconda rata delle tasse. Un aiuto agli studenti più meritevoli è la più importante novità per le matricole universitarie.