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25 Settembre 2019

La protesta: no al Rigassificatore a Giorgino

Sardegna Pulita, associazioni ambientaliste e attivisti davanti all’Assessorato regionale dell’Ambiente contro il rischio strage.

Stamani davanti all’Assessorato regionale dell’Ambiente in via Roma il sit in di protesta sul rischio strage “Rigassificatore a Giorgino” a 300 metri dal villaggio pescatori e a meno di un chilometro dal Centro di Cagliari. «Una follia che si deve evitare», presenti al presidio con i cartelloni di protesta, Sardegna Pulita e diverse associazioni tra cui Cagliari social forum poi docenti e attivisti ambientali. «Si chiede di evitare questa follia» ribadisce il rappresentante di Sardegna Pulita, Angelo Cremone e sottolinea «un rigassificatore di quella portata in caso di incidente - improbabile ma non impossibile - come dicono i tecnici e gli scienziati, creerebbe una palla di fuoco nel raggio di oltre 3 chilometri, significa che il centro abitato di Giorgino dove vivono le famiglie (a 300 metri) e il centro di Cagliari ( a meno di 1 chilometro) verrebbero coinvolte».

«Solo dei criminali possono mettere in atto un progetto del genere. Se proprio lo devono fare, che lo facciano lontano dai centri abitati» conclude Cremone. Il comitato di gestione dell’Autorità portuale riunitosi martedì 24 settembre a Cagliari ha approfondito il tema del progetto, il cui iter è ancora in corso, per la realizzazione di un terminal Gnl della società Isgas. Un deposito costiero, per un investimento di 84 milioni di euro, che rappresenta una scommessa strategica per il futuro dei traffici marittimi, commerciali e crocieristici.

Speravamo che ci si fosse dimenticati di questa follia del metano, invece, pare che lo vogliano ritirare fuori» interviene Rosalba Meloni, rappresentante di Cagliari Social Forum e sottolinea «il rigassificatore a Giorgino era una struttura che, Noi insieme al villaggio dei pescatori e con alcuni operatori della zona abbiamo ostacolato». Ci sono infatti delle aziende che verrebbero danneggiate dalla costruzione di questa struttura - inoltre è una zona protetta circondata dallo stagno cosi diverse sono le specie protette. Soprattutto il danno riguarderebbe la salute degli stessi cittadini: «Ci potrebbe essere un incidente, avendo il rigassificatore una potenza esplosiva mostruosa tale da coinvolgere non solo la zona ma tutta la città di Cagliari». Quello che non è prevedibile è ciò che succede in differita «Non la palla di fuoco ma l’onda d’urto che verrebbe sprigionata metterebbe a rischio tutta la cittadinanza», conclude l’attivista.

@Margherita Pusceddu