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6 Settembre 2019

Arrossire: tutt’altro che un difetto

Arrossire è un dono, un aspetto più che positivo della personalità, che genera nell'interlocutore empatia, fiducia e ulteriore intimità.

Arrossire è una cosa da pochi o poche, spesso viene interpretato come un segno di timidezza oppure di fragilità e debolezza. Chi arrossisce, prova spesso un senso di vergogna soprattutto nelle situazioni pubbliche 

Si pensa che diventare rossi in viso nasconda colpevolezza o vergogna per qualcosa di fatto o detto e invece questa reazione qualcosa nasconde sì, ma tutt'altro che debolezze.

Lo dice un recente studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, che ha dimostrato come la causa dell'arrossire sia l'adrenalina che, in particolari situazioni, incrementa il flusso sanguigno irrorando anche i vasi più superficiali del volto. E a questa reazione sarebbe soggetta solo la specie umana, riconosciuta fin ora come meccanismo di difesa sociale all’imbarazzo e all’agitazione. Così come coprirsi il viso, guardare in basso o scoppiare a ridere senza volerlo, anche arrossire è un dono, un aspetto più che positivo della personalità, che genera nell'interlocutore empatia, fiducia e ulteriore intimità. Un esperimento ha inoltre rivelato che arrossire è sinonimo di sincerità ed affidabilità.