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20 Agosto 2019

I primi dettagli sul bolide in Sardegna

Una gigantesca scia luminosa ha solcato i cieli della Sardegna la notte del 16 agosto per poi scomparire in mare.

Una gigantesca scia luminosa, forse una meteora ha solcato i cieli della Sardegna la notte del 16 agosto per poi scomparire in mare. L’esplosione delle foto postate sui social ha stupito anche chi, in vacanza fuori dall’isola, sarebbe voluto essere presente: una scena da film. Chi è rimasto abbagliato e chi invece terrorizzato, l’unica certezza è che invece dei fuochi d’artificio del 16, il cielo della Sardegna è stato illuminato da una “naturale” luce infuocata. L’enorme palla di luce è stata vista da Cagliari a Sassari, da Sanluri a Mogoro. Intorno alle 22,30 chi l’ha vista ha pensato fosse un’allucinazione ma il confronto la mattina seguente sui social e la condivisione da parte di tantissimi ha dimostrato ai più scettici che era reale.

 

 

 

E ora cominciano ad arrivare i primi dettagli da parte della Società astronomica Turritana che, utilizzando i dati del progetto ‘Prisma’ (rete di sorveglianza sistematica di meteore e atmosfera), spiega che cosa sia realmente accaduto la notte del 16 agosto in Sardegna. Era un bolide (una meteora - stella cadente - di elevata luminosità,  superiore rispetto a quella del pianeta Venere, l’astro più brillante del cielo dopo il Sole e la Luna) che “ha attraversato il Mediterraneo da nord-ovest verso sud-est, fra le Baleari, la Corsica e la Sardegna e la sua traiettoria proiettata al suolo risulta di circa 250 chilometri, mentre l’inclinazione della traiettoria sulla superficie terrestre è di circa 50 gradi. Se si considera che la durata massima è stata di 5 o 6 secondi, si può stimare una velocità media di circa 50-60 chilometri al secondo – scrivono gli esperti su facebook –  difficile fare una stima della massa in mancanza di dati accurati su posizione e velocità, ma è ipotizzabile pensare ad un meteoroide avente una massa di diversi chili. Se qualcosa del meteoroide progenitore è sopravvissuto alla caduta in atmosfera è certamente finito in fondo al mare.”

 

@Margherita Pusceddu