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20 Agosto 2019

Case a un euro a Osilo

È l’iniziativa del comune per contrastare lo spopolamento

Case a 1 euro a Osilo per contrastare il fenomeno dello spopolamento così il piccolo paese segue l’esempio esemplare di Ollolai. Negli ultimi sessant'anni Osilo, come molti paesi sardi, ha avuto un calo per il numero degli abitanti, che sono passati da oltre 6mila a meno di 3mila (oggi 2978). Da qui la decisione del sindaco Giovanni Ligios: impossibile non seguire il modello-Ollolai, che oggi accoglie e ospita turisti olandesi e da tutto il mondo offrendo alloggi a un euro. Ed ecco che l'amministrazione di Osilo si adopera per trovare una soluzione. Sui social, infatti, si trova l’annuncio: "Progetto sul recupero e sulla valorizzazione del centro storico: cessione di immobili a prezzo simbolico". Un’iniziativa che può sembrare deleteria per le finanze del comune ma la realtà è che senza questa iniziativa molte abitazioni sarebbero state abbandonate a loro stesse, causando comunque una perdita all’interno delle casse pubbliche. L’iniziativa è diffusa in diversi comuni italiani ha un grosso margine di crescita e ha il potenziale per diffondersi ovunque.

 

La vendita delle case a un euro avviene con alcune regole che i cittadini sono obbligati a rispettare per non vedersi togliere in seguito la proprietà dell’immobile. Infatti, chi acquista la casa a questo prezzo, ha l’obbligo di avviare un piano di ristrutturazione che sia finalizzato alla messa a nuovo della casa. Ogni comune ha delle condizioni precise ma in generale il senso è quello di provvedere a recuperare gli immobili  abbandonati, di ridargli valore economico e reintegrarli sul mercato. In Sardegna la ratio è quella di riportare i cittadini e i giovani a rivivere il paese ormai vuoto.

"Per contrastare lo spopolamento abbiamo deciso, come amministrazione comunale - scrive il primo cittadino Ligios - di promuovere un progetto sul recupero e sulla valorizzazione del centro storico (zona urbanistica centro storico e matrice), che prevede la cessione di immobili, non abitati ma abitabili, al prezzo simbolico di un euro. Eventualmente, comunque, l'acquirente e il venditore possono concordare un corrispettivo diverso. Il Comune si impegna a far conoscere l'iniziativa attraverso i suoi vari canali, a fornire consulenza, a raccogliere le manifestazioni di interesse, a predisporre le schede dei fabbricati da inserire nel sito istituzionale in una apposita sezione e ad approvare gli atti di assegnazione. Il bando sarà aperto a breve. Inizialmente avrà una durata di tre anni e resterà valido fino all'esaurimento delle proposte di vendita". 

 

@Margherita Pusceddu