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8 Agosto 2019

Vacation Shaming, lo stress colpisce le ferie

Una sindrome da ansia pre-partenza che colpisce tantissime persone

Ci sono persone che non vedono l'ora di andare in ferie, e gli ultimi giorni prima delle vacanze vengono affrontati con un po' più di leggerezza, ci sono altre persone che soffrono di una particolare sindrome: si chiama “vacation shaming” ed è la sindrome da ansia pre-partenza. Purtroppo colpisce il 63% dei Millennials e il 76% della Generazione Z (quanti sono nati dopo il 1995). Il tutto deriva da una cultura diffusa secondo la quale non riusciamo a staccare dalla routine lavorativa senza sentirci in colpa

Il tutto parte nel momento in cui bisogna richiedere le ferie al proprio capo (34%) per paura di possibili ripercussioni lavorative (27%) e di problemi con i colleghi (21%). A tutto ciò si aggiungono una serie di ulteriori preoccupazioni legate all’organizzazione last minute del viaggio a causa dei ritardi nell’approvazione del piano ferie (34%), a problemi economici legati al budget (26%) e al pensiero di dover tornare in ufficio alla solita routine (29%). Le donne purtroppo sono quelle più colpite (64%),gi uomini riescono ad affrontare meglio questi problemi (36%).

Come evitare tutto ciò? Dipende sostanzialmente dai manager aziendali, i quali dovrebbero evitare di incentivare il vacation shaming e concedere quindi le ferie ai propri dipendenti. Andare in vacanza con le cose a posto infatti riduce lo stress e restituisce energia, garantendo anche migliori performance lavorative.

Il 57% delle donne appartenenti alla Generazione Z ha dichiarato di rispondere alle e-mail di lavoro anche durante le vacanze, innescando un meccanismo di "workcation".

Qualche consiglio? Chiedere le ferie per tempo e soprattutto nel periodo migliore o  creare un action plan pre-partenza organizzando anche il lavoro al nostro ritorno