News

29 Luglio 2019

Abbronzarsi con cautela i consigli del dermatologo

Il Dottore Giorgio Retanda e i consigli per prendere il sole senza provocare problemi

Si avvicina il mese più caldo dell’estate l’obiettivo di molti è avere un’abbronzatura da urlo, spesso si ricorre a oli super abbronzanti per accorciare i tempi ed essere sempre al top. Ma, ci sono delle regole da seguire, perché la tintarella ha bisogno di regole da seguire se non si vuole rischiare. A tal proposito quali sono i consigli degli esperti per abbronzarsi con cautela senza rischi?

«Utilizziamo le creme per evitare l'invecchiamento della pelle e l'insorgenza di lesioni anche gravi» spiega il dermatologo Giorgio Retanda - direttore della Dermatologia del "Santissima Annunziata" dell'Aou di Sassari - il sole è un grande alleato del nostro equilibrio psico-fisico. I raggi solari, infatti, agiscono come un antidepressivo e attivano nel nostro organismo una sensazione di benessere».

La modalità di esposizione non deve essere eccessiva così da evitare colpi di sole, malessere generale o altre patologie come i melanomi e i tumori della pelle. Infatti, l'esposizione eccessiva ai raggi UVA e UVB è il principale fattore di rischio del foto-invecchiamento precoce e causa dei tumori epiteliali, in particolare del melanoma cutaneo. Il melanoma colpisce soprattutto intorno ai 35-50 anni, ma se l'età media alla diagnosi si è abbassata, l'incidenza è in crescita ed è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni.

«La diagnosi di melanoma in un adulto di oggi – prosegue Giorgio Retanda – è  più spesso, la conseguenza dell'esposizione scorretta che si è tenuta da giovani. Le scottature solari gravi durante l'infanzia e l'adolescenza triplicano il rischio di melanoma in età adulta». Per lo specialista è importante la diagnosi precoce del melanoma che può essere fatta dal medico e dallo stesso soggetto, attraverso un periodico auto-esame della pelle per verificare l'eventuale cambiamento di un neo presente o di recente formazione. Attenzione anche ai tatuaggi, da non fare in aree pigmentate della pelle, perché ostacolano il monitoraggio dei nei. E, infine, attenzione alle lampade solari, perché è dimostrato che il loro utilizzo, sotto i 35 anni di età, aumenterebbe in maniera significativa il rischio di melanoma.

Quali sono i consigli del dermatologo?

- non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).

  • proteggere la pelle con creme schermanti, con fattore di protezione adeguato al proprio fototipo quindi ripetere l'applicazione ogni 2-3 ore e dopo il bagno in mare. Nei primi giorni di esposizione si consigliano creme con massima protezione (50+) e a farlo devono essere tutti, anche i soggetti con carnagione scura. Esporsi in maniera graduale.

  • Massima attenzione per i bambini che devono utilizzare sempre la massima fotoprotezione, indossare indumenti chiari, larghi, cappello e occhiali da sole contro i raggi UV e stare sempre all'ombra.

«Le creme antisolari non possono fare miracoli. Non esistono solari in grado di garantire una protezione totale, ma la loro costante e sapiente applicazione, insieme a una prudente esposizione, possono ridurre i danni causati dal sole e rallentare l'insorgenza del tumore della pelle» conclude Retanda.

@Margherita Pusceddu