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25 Luglio 2019

Sonno disturbato e rabbia

Sonno disturbato e rabbia ecco cosa dice la ricerca

A chi non è capitato di svegliarsi dopo un incubo terribile nel cuore della notte, ripensarci per tutta la giornata e rimanere con il muso tutto il giorno? quasi a tutti, e la domanda sorge spontanea: cosa significa? Diverse le interpretazioni del sogno, da Freud agli psicanalisti degli ultimi tempi, che confermano che i brutti sogni hanno a che fare con l’inconscio e i pensieri che ci portiamo dietro. Negli anni sono stati fatti tanti studi al riguardi eppure rimangono ancora ampiamente sconosciuti i meccanismi del cervello che trasportano queste sensazioni sgradevoli dalla veglia al sonno. È chiarificatrice la collaborazione tra l’Università di Cambridge, quella finlandese di Turku e quella di Skovde, in Svezia. Il lavoro dei ricercatori è stato pubblicato su Journal of Neuroscience e avrebbe individuato un tipo specifico di attività neurale che suggerirebbe una maggiore probabilità di fare sogni frustranti o rabbiosi durante la notte.

Per giungere ai risultati osservati, i ricercatori si sono basati su encefalogrammi ottenuti da volontari che hanno partecipato a un esperimento, dormendo due notti in laboratorio. Le rilevazioni sono state effettuate prima, durante e dopo il sonno dei partecipanti e hanno consentito al team di scoprire a sorpresa un meccanismo emotivo in grado di agire sul soggetto sia da sveglio che nel mezzo del riposo. Circa cinque minuti dopo aver raggiungo la fase Rem (Rapid Eye Movement), fase in cui i sogni risultano più intensi, i volontari sono stati svegliati e interrogati riguardo alle sensazioni provate nel sonno. Dalle analisi è emerso come le persone che mostravano una maggiore attività di onde alfa nella corteccia frontale destra rispetto a quella sinistra, sia prima di dormire che in fase Rem, avessero avuto sogni caratterizzati da un particolare sentimento di rabbia. Questo tipo di fenomeno neurale è stato definito: asimmetria alfa frontale (Faa). Si tratta di un meccanismo associato alla rabbia e al controllo della stessa anche in fase di veglia. I risultati ottenuti, secondo gli autori, suggeriscono che “gli individui con una maggiore attività di onde alfa nella parte destra del cervello potrebbero essere meno capaci di regolare stati affettivi intensi, come ad esempio la rabbia, durante i sogni”.

@Margherita Pusceddu