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5 Luglio 2019

No consegne utilizzando trasportatori di colore

Chiediamo tassativamente, pena interruzione di rapporto che non vengano più effettuate consegne utilizzando trasportatori di colore e/o pakistani etc

"Chiediamo tassativamente, pena interruzione di rapporto di fornitura con la vs Società, che non vengano più effettuate consegne utilizzando trasportatori di colore e/o pakistani, indiani o simili".

Inizia così l'e-mail scioccante (che ha per oggetto "Comunicazione importante") che la ditta Chino Color di Lumezzane, nel Bresciano, ha fatto pervenire lo scorso 21 giugno a tutti i clienti e distributori chiedendo di mandare unicamente corrieri di determinate nazionalità. Così, infatti, continua il messaggio:

"Gli unici di nazionalità estera che saranno accettati saranno quelli dei paesi dell'est, gli altri non saranno fatti entrare nella nostra azienda né tanto meno saranno scaricati".

Il testo dell'e-mail è stato immediatamente stampato e condiviso online da una delle ditte di consegna, che è riuscita a diffondere la notizia anche all'avvocato esperto in tematiche discriminatorie Cathy La Torre. Per alcuni dei destinatari, comunque, il messaggio della Chino Color rimane un'incognita: "Non riusciamo a capire le motivazioni. Garantiamo la corretta assunzione dei nostri collaboratori e la loro regolarità di soggiorno nel nostro Paese".

La giustificazione a questa e mail? "È stato lo sfogo di un momento, lo sappiamo tutti che non è possibile fare come abbiamo scritto, così però ci pensano un po’ e si danno una calmata" ha detto un dipendente, spiegando che "se diciamo che possono venire qui a caricare o scaricare a determinati orari, è perché non possiamo fare diversamente. Eppure c'è chi viene due ore prima e pretende di essere servito subito, spesso con maleducazione e arroganza.