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19 Giugno 2019

Vasco Rossi 35 mila persone con il cuore a mille

Vasco Rossi. La combriccola del Blasco sotto le stelle

35 mila persone con il cuore a mille, in attesa sotto il sole, ieri guardavano il palco nero nello spazio dedicato alla Fiera di Cagliari, alto e imponente come l’artista che intanto si preparava alla loro acclamazione. Una folla che comprendeva ogni genere di fan e da lì un concerto di sensazioni nell’attesa di chi, diversamente, l’ansia del proprio mito se la vive: piccoli, ragazzi, adulti e anziani - perché per Vasco Rossi non c’è età e non c’è emozione -. Non solo dentro la Fiera, ma fuori, tra piazzale Marco Polo e lungo Viale Diaz alberata i meno spavaldi passeggiano a braccetto, loro scelgono di stare più tranquilli ma non rinunciano ad ascoltare il cantautore dal vivo. Quasi si inizia, l’emozione cresce per chi già sotto il palco aspetta e guarda dietro le quinte di vederlo ancor prima.

Al porto di Cagliari - intanto - c’è anche la nave griffata, partita da Genova, nello sfondo nero sullo scafo, la grande scritta: “NonStopLive019” e la foto del Komandante. Dentro ci sono 200 persone pronte a scendere. Per chi si dirige in macchina da piazza Yenne verso il Largo Carlo Felice la nave si vede bene, fa da sfondo per la discesa alla città verso il quartiere fieristico. Alta l’emozione in attesa dell’arrivo. Ma dietro tutto questo c’è un grandissimo lavoro da parte dei tecnici del suono e della sceneggiatura: sono nove i blocchi di mega schermi con 700 metri quadri di immagini che accompagneranno la scaletta e si preparano. Che tutto sia in linea con le aspettative di una serata sarda indimenticabile.

Intanto all’ingresso sul palco, assieme al rocker di Zocca, salirà la sua fedele squadra di musicisti: Vince Pastano (capo orchestra e arrangiatore), Beatrice Antolini (polistrumentista), Alberto Rocchetti (tastiere), Frank Nemola (tromba, cori e sequenze), Matt Laug (batteria) e Stef Burns (chitarra solista). Si inizia, Uno, Due, Tre. Vasco è in scena: «Ciao Cagliari, ciao Sardegna, finalmente in Sardegna! Benvenuti, bentornati» sono le sue prime parole quando ancora fa caldo e c'è la luce del sole ma il caldo ora non lo sente più nessuno. Così si inizia alle 21 in punto con il concerto tanto atteso nella prima data del “Vasco Nonstoptour 2019”.

Il pubblico è in delirio e si attacca con la successione dei primi cinque brani: "Mi si escludeva", "Buoni o Cattivi", "La verità" e "Quante volte". Vasco Rossi, 67 anni, è in forma smagliante, la folla lo accoglie con applausi, cori - “Vascooo, Vascooo” - e lacrime. Il grande rocker non delude e dall’inizio del concerto, con poche pause, termina la sua scaletta in programma: “Cosa succede in città”. “Cosa vuoi da me”. “Vivere o niente”. “Fegato fegato spappolato”. “Asilo ‘republic’. “La fine del millennio” “Interludio”. “Portatemi Dio” “Gli spari sopra” .”C’è chi dice no”. “Se è vero o no”. “Io no”. “Domenica lunatica”. “Ti taglio la gola” “Rewind” .”Come vorrei” “La nostra relazione” “Tango(della gelosia)”. “Vivere Senza parole.” “Sally” “Siamo solo noi”.

Tantissimi gli effetti speciali, gli schermi altissimi, giocano con i colori, i suoni in linea con gli accordi, un impianto che non ha eguali e la voce di Vasco risuona in tutto il capoluogo per un raggio d’azione ampio come mai non si era visto. Già si sente nell’aria la chiusura del primo grande giorno. In attesa dell’ultima canzone, dopo la presentazione della band acclamata dalla folla, ecco: “Vita spericolata”. È ora, arriva la fine e il rocker regala al pubblico: “Albachiara”, esempio del legame dell’artista con l’isola (la canzone è stata composta in Sardegna) sulle prime note, batteria, basso, chitarra, tastiera e La Voce: “Respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera, ti risvegli con il sole”. La luna è piena e i fuochi d’artificio illuminano la notte estiva cagliaritana. Si chiude con un grande “grazie” il concerto di Vasco Rossi. Non è abbastanza per chi lo vuole ancora lì. Ma c’è ancora un’altra emozionante serata da vivere.

@Margherita Pusceddu