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27 Maggio 2019

I ragazzi non vogliono più lo scooter

Fino agli anni 90 in Italia i motorini erano 700 mila, oggi sono poco più di 20 mila. Chissà perché i ragazzi d’oggi non sognano più lo scooter.

Fino agli anni 90 in Italia i motorini erano 700 mila, oggi sono poco più di 20 mila. Chissà perché i ragazzi d’oggi non sognano più lo scooter. Prima, era la priorità, simbolo d’indipendenza per coloro che si affacciavano alla vita adulta, uno dei tanti traguardi era quello di viaggiare sulle due ruote e i genitori erano più propensi a comprare lo scooter ai loro figli, come premio per una buona media a scuola o in alcuni casi per la promozione.

Ma oggi sembra non sia più così. É ciò che ha raccontato il vicedirettore della rivista Motociclismo, Federico Aliverti, a: “7”, il settimanale del Corriere della Sera, e da ciò che emerge sembra che la colpa grave del cambio di tendenza sia da attribuire agli smartphone. I parcheggi delle scuole fino a poco fa erano pieni di motorini, ci si ritrovava all’uscita di scuola sopra le selle degli scooter e tra una chiacchiera e l’altra per pranzo si arrivava sempre troppo tardi. Oggi, i parcheggi sono praticamente vuoti rispetto al passato. Perché ? “È un fatto generazionale: anche quest’anno le richieste di patente sono calate dell’8,5%” ha spiegato Aliverti.

Sembra che l’obbligo del patentino abbia scoraggiato molti ragazzi non determinati nel volere davvero lo scooter e l’indipendenza ma più di quello è la cultura che è cambiata. I genitori sono sempre più preoccupati e trasmettono questo ai loro figli, che preferiscono rimanere nella comfort zone, senza l’entusiasmo delle nuove esperienze oramai non più elettrizzanti come una volta. Da ciò che si dice, oggi la priorità per i più giovani è lo smartphone, ciò che racchiude tutta la loro vita e niente ha più la stessa importanza.

@Margherita Pusceddu