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29 Ottobre 2018

Smog Le persone più a rischio sono al Nord

Smog, agenzia Ue: "Le persone più a rischio sono nel Nord Italia"

Nella Pianura padana si conferma particolarmente critica la situazione dellʼozono e degli ossidi di azoto, principalmente da motori diesel.

In Europa 3,9 milioni di persone abitano in aree dove sono superati regolarmente i limiti dei principali inquinanti dell'aria (Pm10, biossido di azoto e ozono). Di queste, 3,7 milioni, cioè circa il 95%, vive nel Nord Italia. Lo afferma il rapporto sulla qualità dell'aria dell'agenzia Ue per l'ambiente. Il nostro Paese è al secondo posto per morti per Pm2.5 (60.600) e al primo per le morti da biossido di azoto (20.500) e per l'ozono (3.200).

Il rapporto offre una nuova prospettiva quando afferma che su 3,9 milioni di persone che vivono in aree dagli sforamenti simultanei e regolari (giornalieri per il Pm10 e annuali per biossido di azoto e ozono) 3,7 milioni abitano nel Nord della Penisola.

Nella Pianura padana si conferma particolarmente critica la situazione dell'ozono e degli ossidi di azoto (principalmente da motori diesel). L'Aea misura anche il parametro degli anni di vita persi, con i valori più alti nelle economie più grandi del continente e quelli relativi (calcolati su 100mila abitanti) che sono appannaggio dei Paesi dell'Europa centro-orientale.

Nonostante i lenti miglioramenti, sottolinea lo studio, l'inquinamento atmosferico continua a superare i limiti e gli orientamenti dell'Unione europea e dell'Organizzazione mondiale della Sanità, e "rappresenta ancora un pericolo per la salute umana e per l'ambiente".