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24 Luglio 2018

In Valigia i turisti portano via la cucina sarda

Salsiccia, carasau, formaggi e tanti prodotti tipici sardi per i turisti che si portano via un pezzo di Sardegna

I turisti si portano via dalla Sardegna non solo il profumo del mare e la bellezza della terra ma anche un patrimonio enogastronomico dove i prodotti tipici catturano i viaggiatori.  Il  pane carasau all'olio di oliva,il l formaggio la salsiccia  e  i vini finiscono i valigia per continuare anche una volta lasciata l'isola la vacanza a tavola.  Come emerge da un'indagine di Coldiretti, un terzo della spesa dei vacanzieri è destinata proprio al cibo. Si potrebbe dire che i prodotti tipici siano i souvenir preferiti di chi sceglie la Sardegna e le altre località italiane come meta di vacanza: li acquistano più di 4 italiani su 10.

 

«Quest'anno appena il 19% degli italiani torna a mani vuote dalle ferie, ma le difficoltà economiche - sottolinea la Coldiretti - spingono verso spese utili, con i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve, in testa. Al secondo posto, tra i souvenir, si classificano prodotti artigianali e a seguire gadget, portachiavi, magliette con il logo della Sardegna».

«Siamo soddisfatti della scelta dei turisti di premiare i prodotti agroalimentari sardi. Questo è il risultato di un lavoro di squadra - sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - Facciamo conoscere i nostri prodotti grazie ai mercati di Campagna amica, alle sagre e alle feste. Ecco perché sono sempre di più i turisti che decidono di acquistare, ad esempio, una confezione di pane carasau come ricordo delle vacanze».

Sette turisti su 10 (il 71%) in vacanza nel Belpaese hanno deciso di visitare frantoi, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo-qualità. Il 34% dei vacanzieri - continua la Coldiretti - consuma pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, il 9% in agriturismi, l'8% in pizzeria, ma più di uno su quattro (il 26%) mangia a casa anche se non manca chi sceglie paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco. Cibo buono e giusto, garantito, rispettoso dell'ambiente e degli animali.