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13 Luglio 2018

Scommettiamo su di te: Sardegna no gioco azzardo

“SCOMMETTIAMO SU DI TE”, LA SARDEGNA DICE NO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO

«Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di una dipendenza che in Sardegna ha raggiunto dimensioni allarmanti e vogliamo spingere le istituzioni a intervenire sulla prevenzione». Secondo Lisa Benvenuto, rappresentante dell’associazione Crew, è questo il manifesto programmatico di Azzardopatia – Scommettiamo su di te, progetto di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico finanziato dall’assessorato regionale dell’Istruzione, che coinvolgerà scuole e istituzioni sarde contro un fenomeno dilagante. Per l’Agenzia delle dogane, nel 2016 solo a Sassari sono stati spesi 346milioni e 733 mila euro col gioco d’azzardo legalizzato, 33milioni e 583mila euro dei quali sono finiti nelle slot e la fetta più consistente su internet: 214milioni di euro.

L’associazione Crew di Sassari, capofila del progetto, ha varato oggi la campagna di comunicazione allestita dopo mesi di analisi e di confronti con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti da questa nuova dipendenza e intervenire sulla prevenzione. Trenta incontri pubblici in tutta l’isola, venti istituti scolastici coinvolti, operatori del settore, istituzioni pubbliche e operatori privati direttamente interessati dal fenomeno che saranno chiamati a collaborare. E ancora eventi teatrali, attività di animazione, comunicazione e informazione. Persino due concorsi per la creazione di un videospot. Il piano di Azzardopatia – Scommettiamo su di te conta sull’appoggio dei Comuni di Sassari e Alghero, della presidenza del consiglio regionale e della Comunità Mondo X per il recupero dalle dipendenze. Come ribadisce Lisa Benvenuto, «bisogna creare una coscienza pubblica sul problema e arginarne gli effetti devastanti».

La Sardegna è una delle regioni in Italia che ancora non si è dotata di una legge regionale che regolamenti il settore, con azioni di limitazione nell’installazione di slot machines o altri giochi d’azzardo nelle prossimità dei luoghi sensibili. Il 23 maggio scorso è stata depositata in consiglio regionale una nuova proposta di legge per contrastare il dilagare del fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Ancora più recente è l’approvazione delle manovre di contrasto previste dal governo nazionale attraverso il Decreto Dignità. Più volte, negli ultimi giorni, la stampa ha riportato riflessioni di politici, psicologi e operatori del settore sull’opportunità di lavorare affinché aumenti la percezione dei pericoli legati al gioco d’azzardo, mal identificato negli ultimi vent’anni col neologismo ludopatia.

«Contro i rischi dell’azzardopatia serve una sensibilizzazione strutturata in maniera capillare», afferma il presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau. «Manca un quadro normativo regionale che metta a sistema le attività di prevenzione e informazione», ammette. «A fine maggio è stata depositata una proposta di legge per contrastare il gioco d’azzardo patologico, prima firmataria la consigliera regionale Daniela Forma– prosegue – siamo grati all’associazione Crew e ai Comuni coinvolti in un progetto importante, il consiglio regionale è pronto a fare la propria parte».

Come spiega il presidente del parlamento sardo, «la proposta prevede un intervento organico da parte della Regione Sardegna attraverso la definizione di un piano biennale che stabilisce le attività di prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti problematici e patologici». Le azioni sono mirate a sensibilizzare sui rischi del fenomeno, i minori, i più deboli e le persone economicamente disagiate, quelli più esposti a questo tipo di patologia che oggi è stata riconosciuta anche a livello nazionale tra i livelli essenziali di assistenza.

«Al momento la proposta è ferma in sesta commissione», ha chiarito ancora Ganau. «Il mio impegno sarà quello di sollecitare la discussione affinché il testo possa arrivare il più rapidamente possibile in aula per un’approvazione definitiva della legge e avere così dei chiari riferimenti normativi anche nella nostra Regione», assicura di fronte al sindaco di Alghero, Mario Bruno, all’assessora dei Servizi sociali del Comune di Sassari, Monica Spanedda, al dirigente di Mondo X, Marco Ladu, alla consigliera comunale di Alghero, Giusy Piccone, e al consigliere regionale Raimondo Cacciotto, tra i primi a firmare la proposta di legge in fase di approvazione, che va nella direzione intrapresa con la proposta normativa depositata nel 2015 dall’allora consigliere regionale Salvatore Demontis, anche lui presente al varo del progetto, finanziato grazie a un suo emendamento alla Finanziaria 2018.

Azzardopatia – Scommettiamo su di te si muove lungo tre linee di comunicazione parallele basate su focus di approfondimento dedicati agli enti locali, agli studenti delle scuole superiori e ai cittadini. L’obiettivo dichiarato è uno: la sensibilizzazione collettiva e la riduzione dell’incidenza del gioco patologico attraverso la realizzazione di una campagna di comunicazione multistakeholders a livello regionale. In particolare, tra le azioni previste c’è la realizzazione dello studio di un marchio per supportare un consapevole cambio di approccio al contrasto al gioco d’azzardo, identificando il problema patologico come azzardopatia e non più come ludopatia, il lancio del sito www.azzardopatia.it, una campagna affissioni dedicata all’informazione sul tema, incontri per favorire il confronto con amministratori, operatori del settore e cittadinanza e animazione negli istituti scolastici coinvolti, per includere la Sardegna nell’indagine statistica nazionale sulla diffusione del gioco d’azzardo tra i ragazzi. L’indagine sarà condotta con l’obiettivo di integrare e completare il lavoro fatto anche in altre parti d’Italia dall’associazione Movimento NoSlot, con cui i responsabili del progetto stanno stabilendo le modalità per una partnership operativa.

Nella lotta al gioco d’azzardo patologico, Sassari e Alghero sono avanti: Sassari ha regolamentato gli orari e premia con sgravi fiscali gli esercizi che rinunciano alle macchinette, Alghero ha addirittura sfidato il vuoto normativo con un’ordinanza che individua i luoghi sensibili e fissa le distanze consentite per installare sale giochi e slot. È esattamente ciò che si chiede alla legge regionale. Per questo il progetto muoverà proprio da Alghero, con un incontro pubblico in programma lunedì 16 luglio alle 18.30 nella sala conferenze del Quarter, e si concluderà con un grande evento alla fine del percorso, che si terrà a Sassari in novembre.

Il percorso intrapreso conta anche sul minitour di XDente, spettacolo teatrale che parla proprio di un caso di gioco patologico. Scritto dall’autore, attore e regista Michele Vargiu per la regia dell’artista Chiara Murru, sarà portato in scena dai due insieme all’attore Maurizio Pulina.

Sono in fase di predisposizione i bandi per due concorsi, uno rivolto ai professionisti e uno alle scuole, per la realizzazione di uno spot video da diffondere sui social, sui media e sui mezzi di trasporto regionali. «Il gioco patologico è una vera e propria emergenza sociale – dicono i promotori del progetto – sentiamo la responsabilità morale e sociale di dare voce al silenzio, spesso strumentale, che avvolge questa patologia».

Gli amministratori interessati ad aderire al progetto Azzardopatia – Scommettiamo su di te e a ospitare uno degli incontri possono scrivere a segreteria@azzardopatia.it

 

Azzardopatia – Scommettiamo su di te

Progetto di sensibilizzazione sui rischi derivanti dal Gioco d’Azzardo Patologico

Campagna di comunicazione e focus di approfondimento dedicati a enti locali, studenti delle scuole superiori e cittadini

30 INCONTRI PUBBLICI

per favorire il confronto con amministratori, operatori del settore e cittadinanza

20 ISTITUTI SCOLASTICI

coinvolti in un progetto di peer learning e in un’indagine sulla diffusione del Gioco d’Azzardo Patologico

4 APPUNTAMENTI con XDENTE

Spettacolo teatrale della compagnia Spazio T sui rischi del gioco d’azzardo patologico

2 CONTEST per la creazione di un VIDEOSPOT

da diffondere sui social e sui mezzi di trasporto regionali