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5 Aprile 2018

Carbonara Day, il mondo festeggia

Carbonara Day, il mondo festeggia la pasta più amata (e discussa)

La ricetta di pasta italiana più cucinata nel mondo, non smette di suscitare dibattiti e ispirare rivisitazioni più o meno ardite. Il 6 aprile si celebra con il #CarbonaraDay.

6,9mila

La questione non accenna a trovar fine. Ed è tutta italiana. Nelle regioni e nelle città divide case e cuochi. In fondo, come dice lo storico John Dickie che al nostro Paese ha dedicato il libro Con Gusto - Storia degli italiani a Tavola, "l'Italia è un Paese diviso da un cibo comune". Perché guai a chi tocca la pasta o cerca di minare l'idea di ciò che si ritiene tradizionale.
E così tutti ad amare la carbonara (secondo una ricerca Doxa-AIDEPI, è tra le 3 ricette del cuore dei Millennials, con pasta al forno e spaghetti al pomodoro, e la preferita in assoluto dal 18 per cento degli italiani), salvo litigare sulla ricetta perfetta.

Anche provare a mettere in dubbio le sue origini può scatenare conflitti d'identità. Molti credono si tratti di un piatto del tutto tricolore e vanno alla ricerca delle motivazioni del nome. Lo mangiavano durante le riunioni i congiurati iscritti alla carboneria; lo ha inventato un cuoco di Carbonia che lavorava a Roma; era il pranzo tipico dei carbonai dell'Appennino; deve il suo nome alla pioggia di pepe che copre la pasta come polvere di carbone: sono tutte ipotesi più o meno plausibili ma non verificabili.
Di certo non appare con questo nome fino alla metà degli anni Quaranta ed è un po' forzato vederne un diretto antenato in quella "pasta Cace 'e ova" del 1837 di Ippolito Cavalcanti, che non prevedeva guanciale o pancetta e che voleva l'uovo molto cotto.
Cosa che ha fatto sorgere altre ipotesi. Quella che va per la maggiore vede lo zampino dei soldati americani di stanza nella Penisola nel 1944, che avrebbero sposato la pasta italiana e gli ingredienti della ‘Razione K’ in dotazione alle truppe (uova in polvere e bacon). La tesi è supportata da Marco Guarnaschelli Gotti, curatore della Grande Enciclopedia della Gastronomia.