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30 Marzo 2018

Caffè come le sigarette

California, il caffè come il fumo: obbligo di indicare il "rischio cancro" in etichetta. Un giudice americano punta il dito contro lʼacrilammide

In Italia o sappiamo fare davvero bene e in tanti modi ma in  California il caffè, dovrà come le sigarette riportare l'etichetta che informa  sul "rischio di cancro".

A stabilirlo e' stato un giudice   nell'ambito di una causa contro alcune società accusate di aver violato la legge dello Stato sull'obbligo di avvertire i consumatori della presenza di sostanze cancerogene nei prodotti alimentari.

La molecola sotto accusa  è l'acrilammide, prodotta durante la torrefazione ad alte temperature. La disposizione del magistrato potrebbe essere contestata infatti non è definitiva.   L'industria del caffè, da parte sua, si è difesa sostenendo che "è impossibile eliminare l'acrilammide senza intaccare il sapore" e che "l'esposizione alla sostanza è innocua per i consumatori". L'autore della denuncia Raphael Metzger, membro del Consiglio per l'educazione e la ricerca sulle sostanze tossiche, si è però augurato che la decisione spinga le aziende a ridurre i livelli di acrilammide nel caffè.

 Esistono infatti numerosi studi scientifici che esaltano le proprietà benefiche della "tazzina". La stessa Oms ha smentito il legame tra caffè e cancro alla vescica, sottolineando al contrario un'azione di protezione dal carcinoma a utero e fegato.

 La decisione californiana non deve destare preoccupazione per i consumatori europei. A novembre 2017 l'Ue ha infatti approvato un regolamento in cui si obbligano le società agroalimentari a ridurre i livelli di acrilammide in prodotti come patate, pane, biscotti, cereali, cracker e, per l'appunto, caffè. La concentrazione della sostanza resta ampiamente al di sotto della "soglia di rischio", senza alterazioni di sapore. Il regolamento è entrato in vigore l'11 dicembre 2017 e si applicherà a partire dall'11 aprile 2018.

"I caffè californiani di Starbucks devono riportare la scritta 'allerta cancro"