Ripescato e fatto rinascere dagli anni 90 eì tornato il Tamagotchi il pulcino virtuale! Il grande tormentone degli anni Novanta, al secolo Tamagotchi, è stato fatto risorgere dalla Namco Bandai nella sua versione originale.
Il costo in Giappone dove è stato lanciato ammonta a circa 16 euro in Italia costava 24mila lire
Occuparsi del Tamagotchi era un vero e proprio impegno infatti il pulcino virtuale nasceva e poi bisognava necessariamente prendersene cura come pulirlo, dargli da mangiare, curarlo e coccolarlo e se non si eseguivano i compiti il pulcino virtuale moriva. Cosa che in Italia, ai tempi, scatenò diverse polemiche per il presunto impatto emotivo che quei decessi potevano avere sulle persone. Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, ne chiese il sequestro.
La nuova (vecchia) versione ha di diverso solo le dimensioni: sono la metà rispetto a quelle del 1996. Più piccolo quindi anche lo schermo, ora quadrato e non più rettangolare. Questo significa che i margini di guadagno per la Namco Bandai sono aumentati esponenzialmente. Produrre un giocattolo del genere oggi è molto più economico. Ma quella che ai tempi era giocattolo tecnologico, oggi è diventata un’operazione nostalgia. E il prezzo ne fa parte.