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23 Marzo 2018

Cosenza come Sciacca: avvelenati 15 cani randagi

Come ha denunciato lʼassociazione animalista Oipa, le esche sarebbero state distribuite sul territorio di Santa Sofia e anche in spazi privati.

Santa Sofia di Epiro (Cosenza) come Sciacca (Agrigento)? E' l'Oipa calabrese a denunciare in un post pubblico su Facebook la strage di cani randagi con esche avvelenate compiuta nel comune cosentino. Almeno 15 i quattro zampe uccisi da un potente veleno che è stato distribuito in aree pubbliche e private. "E' stata fatta denuncia presso gli organi competenti - si legge nel comunicato - per reato penale in materia di uccisione di animali". E viene lanciato un appello al sindaco: "Si richiede al primo cittadino di attuare tutte le necessarie attività legate alla presenza di bocconi avvelenati".

A caccia del responsabileI cani avvelenati a Santa Sofia erano accuditi da due volontari all'interno di una proprietà privata. L'Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che ha denunciato l'accaduto, fa presente che "saranno attuate tutte le procedure legali, oltre alle azioni di indagine delle guardie zoologiche, tali da assicurare il colpevole alla giustizia. Si chiede ai cittadini del comune di Santa Sofia di voler riferire e informare qualsiasi situazione utile alle indagini".

Della vicenda si stanno occupando i carabinieri. In 40 giorni arriveranno i risultati degli esami tossicologici effettuati dall'istituto di zooprofilassi di Cosenza per accertare che tipo di veleno è stato utilizzato per la strage di cani.

(Fonte TGcom)