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27 Febbraio 2018

Orso polare, il re dei ghiacci a rischio

Orso polare, il re dei ghiacci a rischio: -30% della popolazione entro i prossimi 35 anni. Il suo habitat si riduce velocemente, sempre meno ghiaccio

Il ghiaccio si ritira, gli orsi polari faticano a cacciare.

Gli scienziati hanno diviso la popolazione totale di orsi polari in 19 unità o sottopopolazioni: secondo le stime gli orsi sono complessivamente tra i 22.000 e i 31.000 esemplari (molte aree non sono state ancora esplorate), ma gli ultimi dati forniti dal gruppo degli specialisti dell'orso polare dell'Iucn mostrano che tre sottopopolazioni sono in declino e che esiste un alto rischio stimato di futuro declino vista la velocità di riduzione del ghiaccio marino.

Gli orsi polari - ricorda il Wwf - sono indicati tra i mammiferi come una specie marina (Ursus maritimus) perché trascorrono la maggior parte della loro vita sul ghiaccio marino dell'Oceano Artico. Hanno uno spesso strato di grasso corporeo e un rivestimento idrorepellente che li isola dall'aria fredda e dall'acqua. Considerati nuotatori di talento, possono sostenere un ritmo di sei miglia all'ora muovendosi con le loro zampe anteriori e tenendo le zampe posteriori piatte come un timone. Trascorrono oltre il 50% del loro tempo a caccia di cibo: un orso polare, infatti, riesce a catturare solo il 10-20% delle foche che attacca. La loro dieta è costituita principalmente di foche dagli anelli e foche barbute, animali che hanno grandi quantità di grasso, necessario per la sopravvivenza degli orsi polari.