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10 Maggio 2017

Andrea Scanzi e Giulio Casale a Cagliari

Forma e poesia nel Jazz ti invita allo spettacolo di Andrea Scanzi E Giulio Casale a Cagliari Teatro Massimo il 20 maggio

Forma e poesia nel Jazz ti invita allo spettacolo di Andrea Scanzi E Giulio Casale. Dopo il successo de "Le cattive Strade" presentano il nuovo Spettacolo"il Sogno di un'Italia - 1984-2004 : vent'anni senza mai andare a tempo " al Teatro Massimo di Cagliari il 20 Maggio alle ore 21.00. per info: biglietti circuito box office 070 657428 E Teatro Massimo 070 2796620Perché spesso in Italia la norma è eccezione e l’anomalia è regola? E’ quello che si chiedono Giulio Casale e Andrea Scanzi ne “Il sogno di un’Italia”. Dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani. Dall’edonismo degli anni Ottanta al sangue del G8 di Genova. 1984-2004: due decenni che potevano cambiare l’Italia e non l’hanno cambiata. O forse l’hanno addirittura peggiorata. Restaurando e non rinnovando, come tanti piccoli gattopardi 2.0. Dopo il successo de “Le cattive strade”, Casale e Scanzi tornano in scena con uno spettacolo ancora più personale e attuale di Teatro Canzone, parzialmente ispirato al libro "Non è tempo per noi" di Scanzi. “Il sogno di un’Italia” è il ritratto di un paese attraverso storie, istantanee e canzoni da Bennato a Fossati, da Gaber a Battiato, da De Gregori a Jeff Buckley). Sul palco sfilano miti e maestri, figure indelebili ed eroi quasi loro malgrado. Dal sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alle parole disilluse di Mario Monicelli (“La speranza è una trappola”), dalla promessa fatta e non mantenuta ad Antonino Caponnetto fino al Pantheon di fratelli maggiori che se ne sono andati troppo presto: Massimo Troisi, Ayrton Senna, il Pirata di Cesenatico. In questo “Il sogno di un’Italia”, dal sottotitolo dolentemente jannacciano (“Vent’anni senza andare mai a tempo”), c’è la politica che non riesce più a generare appartenenza e c’è l’arte – musica, cinema, letteratura, giornalismo – che diventa fatalmente politica e dunque forse militanza. E' uno spettacolo che racconta vent’anni d'Italia con spirito critico, conservando però il desiderio di una vera ripartenza.