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10 Maggio 2016

Stefano Bollani Piano Solo

Grande attesa nel capoluogo dell'isola per "Arrivano gli alieni" Stefano Bollani Piano Solo Cagliari, 18 maggio Auditorium del Conservatorio

Grande attesa nel capoluogo dell'isola per "Arrivano gli alieni" Stefano Bollani Piano Solo Cagliari, 18 maggio Auditorium del Conservatorio Meno otto. Tra gli appassionati della grande musica è iniziato il conto alla rovescia per uno tra gli appuntamenti più esaltanti della primavera cagliaritana: "Arrivano gli alieni tour 2016" Stefano Bollani Piano Solo.Questo evento unico in Sardegna - proposto da SEM Organizzazione per il cartellone del XIII Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2016 Pop a Impatto Zero” con l'eclettico musicista, scrittore, ideatore e conduttore di programmi TV e ancora interprete teatrale fiorentino è in programma mercoledì 18 maggio alle ore 21,30 all'Auditorium del Conservatorio G.P. da Palestrina in Piazza Ennio Porrino a Cagliari.Considerato da pubblico e critica come uno dei più talentuosi pianisti contemporanei e artisti a tutto tondo, Stefano Bollani ritorna nel capoluogo isolano con "Arrivano gli alieni" - tratto dal titolo del terzo disco in solo dopo Smat Smat (2003) e Piano solo (2007) - per offrire con tutta la sua simpatia e la cristallina genialità, un turbinoso viaggio dove reminiscenze jazz, celebri evergreen sudamericane, funk e altro ancora sono tenute insieme dalla sua voce e dalle note del pianoforte acustico. “Volevo fare il cantante. Ho iniziato a suonare il piano a sei anni per poter un giorno accompagnare la mia voce. Oggi invece è la mia voce ad accompagnare il pianoforte". Arrivano gli alieni è un travolgente viaggio attraverso le forme espressive del mondo, che sintetizza tutto l'esaltante percorso dell'artista, dal suo viscerale amore per il jazz alla canzone brasiliana, dalla musica degli anni '40 agli immancabili medley del finale. Un gran contenitore dove tra memoria e sentimenti c'è spazio anche per l’improvvisazione.In attesa di quest' unica data nell'isola, la disponibilità in prevendita dei biglietti è agli sgoccioli, infatti, a meno di una settimana il concerto si avvia al sold out. Per prenotare i residui biglietti ci si può rivolgere fino alle ore 12 di mercoledì 18 maggio presso il circuito www.liveticket.it oppure al Box Office (www.boxofficesardegna.it, Viale R. Margherita 43, Cagliari tel. 070 657428; e mail: info@boxofficesardegna.it.).BIOGRAFIA STEFANO BOLLANIAll’età di sei anni comincia a studiare pianoforte. Esordisce professionalmente a quindici anni. Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 e una breve esperienza come turnista nel mondo della musica pop (con Raf, Irene Grandi e Jovanotti, fra gli altri) si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Miroslav Vitous, Han Bennink, Aldo Romano, Michel Portal, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Bobby McFerrin, Franco D’ Andrea, Martial Solal, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Wheeler, Greg Osby…) sui palchi piú prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano). Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 – e da allora mai interrotta – con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben tredici dischi. I piu’ recenti: Tati (ECM 2005), in trio con Paul Motian alla batteria, (disco dell’ anno per l’Academie du jazz francese), The Third Man (ECM 2007), miglior disco dell’ anno per la rivista americana Allaboutjazz e per l’ italiana Musica jazz, e New York Days (ECM 2008), in quintetto con Mark Turner, Larry Grenadier e Paul Motian,disco dell’anno per Musica jazz. La rivista specializzata Musica jazz lo proclama miglior nuovo talento del 1998; in quel periodo, mentre guida il proprio gruppo, L’orchestra del Titanic, si lancia nella realizzazione di un ambizioso disco-spettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni ’30-’40, "Abbassa la tua radio" con Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto e tanti altri cantanti e musicisti. Negli anni collabora sia con musicisti sperimentatori e ‘di frontiera’ (Hector Zazou, Giovanni Sollima, Elliot Sharp, Sainhko Namcythclack), sia col mondo del pop-rock italiano (Elio e le storie tese, Samuele Bersani, Fabio Concato, Daniele Silvestri, Joe Barbieri, Paolo Benvegnu’, Bandabardo’…ma anche Massimo Ranieri e Johnny Dorelli). Particolarmente fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come La gnosi delle fanfole, nel quale mette in musica le surreali poesie di Fosco Maraini insieme al cantautore Massimo Altomare (1998); Cantata dei pastori immobili, oratorio musicale per quattro voci, narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino (2004); il disco di canzoni scandinave Gleda (Stunt records, 2005), realizzato in Danimarca in compagnia di Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria. È produttore artistico e arrangiatore di un disco del cantautore Bobo Rondelli Disperati intellettuali ubriaconi, Arroyo, grazie al quale ha vinto il premio Ciampi ed è stato segnalato al premio Tenco. Per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu realizza 4 dischi: un omaggio allo scrittore Raymond Queneau, registrato in trio con Scott Colley e Clarence Penn, Les fleures bleues, 2002, un disco in completa solitudine Smat Smat, 2003, segnalato dalla rivista inglese “Mojo” come uno dei migliori dieci dischi jazz dell’anno, un disco per trio jazz e orchestra sinfonica con Paolo Silvestri ad arrangiare e dirigere l’ Orchestra Regionale Toscana Concertone, 2004, un doppio album I visionari, 2006, col suo nuovo quintetto piu’ Mark Feldman, Paolo Fresu e Petra Magoni come ospiti.Bollani scrittoreNel 2006 l’editore Baldini e Castoldi Dalai ha dato alle stampe il suo romanzo La sindrome di Brontolo. È apparso come personaggio, col nome di Paperefano Bolletta, in due storie a fumetti del settimanale Topolino, rivista di cui e’stato ufficialmente nominato Ambasciatore. Nel gennaio 2013 esce per i tipi di Mondadori “Parliamo di Musica“, un affascinante viaggio nei meccanismi della creazione musicale. Nel 2003 a Napoli riceve il Premio Carosone, artista al quale ha dedicato un piccolo libro-saggio, L’America di Renato Carosone, Elleu editore 2002. L’anno successivo la rivista giapponese Swing journal gli conferisce il premio New Star Award riservato ai talenti emergenti stranieri, per la prima volta assegnato a un musicista non americano. Per la label giapponese Venus records pubblica cinque dischi alla testa di un trio che vede Ares Tavolazzi al contrabbasso e Walter Paoli alla batteria. Uno di questi, Ma l’amore no, 2006, anche in veste di cantante. Nel 2006 per la rivista Musica jazz è il musicista italiano dell’ anno; e il disco dell’anno è il suo Piano solo, uscito per la ECM. Il referendum della rivista americana Downbeat nel 2007 lo vede ottavo fra i nuovi talenti del jazz mondiale e terzo fra i giovani pianisti. I critici della rivista Allaboutjazz di New York lo votano fra i 5 musicisti più importanti del 2007, accanto a mostri sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso anno a Vienna gli viene consegnato l’European Jazz Preis, premio della critica europea, come miglior musicista jazz europeo dell’anno. La regione Toscana nel 2008 gli ha conferito la massima onorificenza, il ‘Gonfalone d’ argento’. Nel 2009 nell’ ambito del North Sea Jazz Festival in Olanda gli viene conferito il Paul Hacket Award. Il Berklee College of Music di Boston gli ha consegnato nel 2010 la Laurea Honoris Causa. Nello stesso anno riceve il Capri Global Artist Award e viene votato musicista dell’ anno nel referendum di Musica Jazz. Nel 2011 gli viene assegnato il Los Angeles Excellence Award per la cultura italiana nel mondo. Chiude il 2014 con la consegna del disco d’oro per il disco-progetto Carioca. Apre il 2015 con la vincita del referendum di Musica Jazz come miglior disco dell’anno per Joy in Spite of EverythingAttività alla televisioneNel 2005 è ospite fisso nel programma televisivo di RaiUno Meno siamo meglio stiamo, di e con Renzo Arbore. È ideatore e conduttore, insieme a David Riondino e Mirko Guerrini, della trasmissione musicale Dottor Djembé, che va in onda su Radio Rai 3 dal 2006 (Premio Microfono d’argento 2007, Premio Satira Politica di Forte dei Marmi e Volterra Gusto 2010). Da quella esperienza è nato un libro-cd, Lo zibaldone del Dottor Djembé (Baldini Castoldi Dalai 2008), ironica presa in giro del mondo della cultura ‘alta’. È nato poi anche uno special televisivo di 3 puntate, Buonasera Dottor Djembé, andato inonda su Rai3 nel giugno 2010. Dal gennaio 2009 sue sono le sigle del palinsesto di Radio Rai 3. Sostiene Bollani è il suo primo programma televisivo, completamente dedicato alla musica, andato in onda su Rai3, la prima edizione nell’ ottobre 2011 e la seconda nell’ ottobre 2013, ed ha celebrato la prima giornata internazionale del jazz indetta dal Unesco con una puntata speciale il 30 aprile 2012.Lavori in TeatroCollabora con numerosi artisti in ambito teatrale, dalla Banda Osiris (nello spettacolo Guarda che luna!, 2002-2004, insieme a Rava, Gianmaria Testa e altri e in Primo piano, 2005-2006), fino ad attori come Marco Baliani, Ivano Marescotti, Maurizio Crozza e Lella Costa, per la quale firma le musiche di tre spettacoli, Alice: una meraviglia di paese, Amleto e Ragazze, tutti per la regia di Giorgio Gallione, e ad importanti personaggi del mondo della danza contemporanea come Raffaella Giordano e Mauro Bigonzetti. Nel luglio 2014 debutta al Mittelfest con la sua prima opera teatrale, La Regina Dada, scritta insieme a Valentina Cenni. E’ un doppio debutto: sia come drammaturgo che come attore.In ambito classico e folkStefano Bollani si esibisce come solista con orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Lipsia, la Royal Liverpool Philarmonic, Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica del Regio di Torino, la Verdi di Milano con direttori come James Conlon, Jan Latham-Koenig (con cui ha inciso il Concert Champetre di Poulenc per l’ etichetta inglese AVIE records), Clark Rundell e soprattutto Riccardo Chailly, con il quale a Lipsia ha inciso Rapsodia in blu e Concerto in fa di Gershwin in un disco uscito nel settembre 2010 per la Decca Italia ed entrato nelle classifiche generali (Disco d’ oro, piu’di 55.000 copie vendute solo in Italia), e “Sound’s of the’30s” uscito nel 2013. Sempre più stretto negli ultimi tempi il suo legame con il Sudamerica. Dopo aver realizzato il disco Carioca insieme a grandissimi musicisti brasiliani, nel dicembre 2007 è stato il secondo nella storia del Brasile, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela di Rio de Janeiro. Ha collaborato con molti artisti della nuova scena brasiliana: Marcos Sacramento, Ze’ Renato, Monica Salmaso, Nilze Carvalho, Na’ Ozzetti, Hamilton de Holanda, Toninho Horta, il gruppo Casuarina fino al mito Caetano Veloso, col quale ha tenuto due acclamati concerti a Cagliari e a Perugia nell’estate del 2008 e nel 2013 sono stati ospiti del Festival di Sanremo portando sul palcoscenico una grande emozione. Negli ultimi anni ha stretto la collaborazione con il mandolinista Hamilton de Holanda con il quale ha registrato un disco live, O Que Serà per la ECM.