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4 Aprile 2016

Processo all'arte: Manu Invisibile

Per la prima volta il processo a uno street artist arriva all'ultimo grado di giudizio

PROCESSO ALL'ARTE: MANU INVISIBLE, IL CASO DOMANI MARTEDì 5 APRILE IN CASSAZIONEPer la prima volta il processo a uno street artist arriva all'ultimo grado di giudizio: martedì 5 aprile sarà discusso davanti al tribunale di Cassazione di Roma il caso del giovane artista sardo Manu Invisible. Manu Invisible dovrà rispondere del reato di imbrattamento: la vicenda risale alla notte del 20 giugno 2011 quando venne fermato dalla Polizia a Milano mentre, armato di bombolette e pennelli, dipingeva sul muro di un sottopasso ferroviario in zona Lambrate. Il graffito rappresentava un paesaggio notturno milanese nello stile inconfondibile dello street artist sardo, i cui lavori sono stati esposti anche al festival internazionale di street art 'Upfest' di Bristol.I giudici del processo di primo e secondo grado lo hanno già riconosciuto innocente attribuendo un valore artistico al graffito e sottolineando come il disegno fosse realizzato con l'intento di abbellire il muro di una strada periferica, già sporco e in degrado. Il disegno oggi non esiste più, essendo nel frattempo stato coperto dalle scritte di altri writer. Il processo comunque è arrivato al terzo grado: domani sarà discusso a Roma davanti ai giudici della Corte Suprema di Cassazione, Prima Sezione Penale. “Ci troviamo davanti a un vero e proprio accanimento accusatorio con la ricerca di una forma di condanna a tutti i costi – ha sottolineato Domenico Melillo, avvocato di Manu Invisible - Dopo una piena assoluzione in primo grado e una sentenza di secondo grado che ha acclarato la non punibilità per tenuità del fatto, siamo a un terzo grado di legittimità, a giudizio della Corte Suprema. Nonostante un ricorso al Procuratore generale privo di alcun fondamento, la Corte di Cassazione ha deciso di trattare la questione in pubblica udienza. Questo è un segnale forte, significa che la street art nelle nostre città smuove profondamente le coscienze e la reale pertinenza dell'attuale inquadramento legale della fattispecie. Insisteremo anche in questa sede perché venga riconosciuta l'infondatezza giuridica di tutte le argomentazioni poste contro il nostro assistito. Confidiamo nella possibilità che la Corte possa mettere la parola 'fine' a questa storia e magari una parola autorevole sul fervore giudiziario tutto italiano contro gli street artist”. La sentenza è attesa per martedì 5 aprile. Sarà la prima volta nella giurisprudenza italiana che la Corte Suprema di Cassazione si esprimerà su una vicenda legata alla street art.