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23 Marzo 2016

La svolta di Armani: "Basta con le pellicce.

La svolta di Armani: "Basta con le pellicce. Sono crudeli". Gli animalisti: "Una giornata storica"

«Sono lieto di annunciare il concreto impegno del Gruppo Armani alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali nelle proprie collezioni». Giorgio Armani, fondatore e patron dell'omonima maison di moda annuncia che tutte le collezioni saranno 'fur free', a partire dalla stagione autunno-inverno 2016/2017. La decisione è giunta in accordo con 'The Fur Free Alliance', la coalizione di 40 organizzazioni animaliste impegnate in 28 Paesi per porre fine al commercio di pellicce.«Il progresso tecnologico raggiunto in questi anni ci permette di avere a disposizione valide alternative - continua Armani- che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali. Proseguendo il processo virtuoso intrapreso da tempo, la mia azienda compie quindi oggi un passo importante a testimonianza della particolare attenzione verso le delicate problematiche legate alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale».40 anni di coerenza, misura, buon sensoLa decisione di Mr. Armani non sorprende gli addetti ai lavori. Del resto la chiave del successo dello stilista ha la cifra della coerenza, della misura e del buon senso, ma anche della capacità di trasformazione. Del resto Re Giorgio, com'è chiamato dal gotha della moda, è diventato famoso nel mondo per sapersi trasformare senza mai tradire se stesso e per aver vestito proprio una donna mutevole, in continuo cambiamento. E sempre la coerenza, la misura e il buon senso hanno portato la Maison Armani a questa scelta importante ed etica. Non si rimane sulla cresta dell'onda per 40 anni per caso. La casa di moda ha chiuso il 2014 con ricavi che hanno superato i 2,5miliardi di euro (una redditività maggiore del 16% rispetto all'anno precedente).Armani elogiato dalla LavQuesta decisione «fa onore alla Maison Armani», commenta Simone Pavesi, responsabile Lav Moda Animal Free, ricordando come si «rafforza una strada già tracciata e consolidata dalla Lav in anni di campagne anti-pellicce in tutto il mondo, in favore della moda etica, responsabile e sostenibile, e dunque senza utilizzo di animali».