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25 Settembre 2015

I ragazzi italiani passano un’ora al giorno

I ragazzi italiani passano un’ora al giorno sui social network. Indagine Nielsen per Yahoo

Sui social network e in chat, a messaggiare e postare foto con smartphone sempre più grandi, adatti al linguaggio audiovisivo. È la generazione dei millennials, gli 11,2 milioni di giovani italiani dai 18 ai 34 anni diventati consumatori nell’era di internet, costantemente online e sempre meno passivi davanti allo schermo della tv. A tracciarne l’identikit, un’indagine condotta da Nielsen per Yahoo, da cui emerge che i ragazzi online sono 8,3 milioni, il 74% del totale. Una percentuale più alta rispetto al 58% degli internauti tra i 18 e i 74 anni, ma che comunque individua quasi tre milioni di giovani fuori dal web, per impossibilità o per scelta.


Nel giorno medio sono 7,2 milioni i millennials online, connessi per 2 ore e mezza. Oltre la metà si collega solo da smartphone, che è il mezzo esclusivo soprattutto tra i 18-24enni. L’uso è ovviamente molto distante da quello del telefono: delle 3 ore passate con in mano lo smartphone, chiamate e sms occupano appena 22 minuti, mentre a social network e chat viene dedicata un’ora al giorno, 19 minuti vanno alla navigazione web e 11 minuti ai giochi.
Smartphone e computer sono dispositivi complementari, vengono cioè usati entrambi per svolgere le stesse attività, anche se il 78% del tempo speso online è da mobile. In primis ci sono l’email, le ricerche sul web e i social, poi i portali generalisti, le news e i video.


Il rapporto tra internet e tv è invece più complesso. Allo schermo televisivo i giovani dedicano un tempo maggiore, quasi 4 ore al giorno, ma è un tempo in calo (-8% su base annua) e soprattutto non esclusivo. Due ragazzi su tre hanno la tv accesa ma al contempo smanettano sulla tastiera fisica del computer o su quella virtuale di telefoni e tablet, mentre l’83% usa il web per guardare i contenuti della tv.


Dovendo scegliere, i ragazzi non hanno dubbi: tre su quattro butterebbero dalla torre la tv e vorrebbero internet con sé su un’isola deserta. I palinsesti televisivi, dicono, sono troppo rigidi per assecondare appieno le passioni e gli interessi coltivati. Ma questa è la tv tradizionale, mentre l’audiovisivo ora insegue il web con contenuti in streaming e on-demand. Anche in Italia, dove a metà ottobre arriverà Netflix a tentare di scompaginare il settore. In attesa della nuova Apple Tv, che offrirà ai giovani il modo di interagire a cui sono più abituati: le applicazioni, che dopo aver conquistato smartphone, tablet e pc puntano a rivoluzionare la regina del salotto.