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14 Settembre 2015

Save The Children: in Italia ragazzi pigri

Save The Children: in Italia ragazzi pigri, ignoranti e "asini" in matematica. I dati del rapporto "Illuminiamo il futuro 2030"

Il 48,4% dei minori italiani tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro l'anno scorso, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo, il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva. Quasi il 25% dei quindicenni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura. I dati, sconfortanti, arrivano dal rapporto "Illuminiamo il futuro 2030" di Save The Children.
Povertà economica e povertà educativa - Quasi il 25% dei 15enni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura - afferma il Rapporto di Save the Children che rielabora dati Pisa-Ocse - percentuale che raggiunge rispettivamente il 36% e il 29% fra gli adolescenti che vivono in famiglie con un basso livello socio-economico e culturale: povertà economica e povertà educativa, infatti, si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione.

D'altra parte, notevoli sono le carenze di servizi e opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche: solo il 14% dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido o usufruire di servizi integrativi, il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno e il 64% dei minori non accede ad una serie di attivita' ricreative, sportive, formative e culturali, con punte estreme in Campania (84%), Sicilia (79%) e Calabria (78%). "I dati che emergono dalle nostre elaborazioni rivelano un fenomeno allarmante: in Italia una parte troppo ampia degli adolescenti è priva di quelle competenze necessarie per crescere e farsi strada nella vita", sottolinea Valerio Neri, direttore generale di Save the Children.

"Scuole non adeguate" - Il 60% degli alunni di 15 anni frequenta scuole non adeguate a garantire la qualità dell'apprendimento. Secondo lo studio, anche le caratteristiche della scuola frequentata, come la qualità delle infrastrutture, la connessione ad internet, la partecipazione ad attività extracurriculari, sono correlate all'incidenza della povertà educativa. Il Rapporto rileva che il 45% dei ragazzi in condizioni socio-economiche svantaggiate che hanno aule con connessioni internet carenti, non raggiunge le competenze minime in matematica e il 41% in lettura, percentuale che scende a 43% e 28% se le scuole sono ben connesse. In diverse regioni la percentuale di aule non connesse supera il 30% (Basilicata, Piemonte, Veneto, Lazio, Friuli Venezia Giulia), con una punta di quasi il 40% in Calabria.

Al Sud 44% senza competenze minime in matematica - Al Sud e nelle isole, la percentuale poi di adolescenti che non consegue le competenze minime in matematica e lettura raggiunge rispettivamente il 44,2% e il 42%, con un picco estremo in Calabria (46% e 37%). Le disuguaglianze colpiscono in modo particolare le ragazze per la matematica (il 23% delle alunne non raggiunge le competenze minime contro il 20% dei maschi), mentre i ragazzi sono meno competenti in lettura: il 23% risulta insufficiente contro l'11% delle coetanee.