News

13 Maggio 2015

Quarto anno di Queeresima Arc Sardegna

L’associazione ARC di Cagliari, che dal 2002 difende le libertà, i diritti e la cittadinanza delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali

L’associazione ARC di Cagliari, che dal 2002 difende le libertà, i diritti e la cittadinanza delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, per il quarto anno consecutivo presenta Queeresima: calendario di cultura, politica e spettacolo dal 16 maggio al 27 giugno 2015. Quest’anno, la Queeresima sarà dedicata a un tema che, in realtà, è più un quesito: “Chi siamo?”. Non si può pensare, infatti, di chiedere pari diritti senza riflettere in ragione di cosa lo facciamo e non si può, inoltre, sperare che ottenerli basti a soddisfare le esigenze di realizzazione e autodeterminazione della singola persona. Durante i 40 giorni di Queeresima rifletteremo e ci confronteremo su questo grande quesito, grazie al lavoro e al contributo di tante altre associazioni e realtà culturali sarde: in fondo, abbiamo valutato che, senza tentare questa indagine nei significati, nel linguaggio, nelle battaglie del passato e del presente, nelle continue mutazioni di obiettivi e rivendicazioni, si rischierebbe di perdere man mano il senso stesso dell’impegno pubblico, civile, politico e associativo. Conferenza stampa > municipio del Comune di Cagliari, via Roma, giovedì 14 maggio, ore 10; Inaugurazione Queeresima 2015 > mostra Contro le regole: lesbiche e gay nello sport, MEM Mediateca del Mediterraneo, sabato 16 maggio, ore 17.30; Fiaccolata contro l'omotransfobia > partenza da piazza S Giacomo, sabato 16 maggio, ore 20. Durate la conferenza stampa, alla presenza dell'Assessora alla Cultura del Comune di Cagliari Enrica Puggioni, verranno illustrate le tante novità di questa quarta edizione: i tantissimi appuntamenti (tra i quali: un seminario rivolto a giornalisti/e e professionisti/e del sociale; un importante incontro a Orani, nel cuore della Barbagia; le diverse mostre in città; gli ospiti nazionali e internazionali; proiezioni, teatro e... un musical!) e le anticipazioni sul Sardegna Pride 2015, che quest'anno, per la prima volta, attraverserà il centro di Cagliari! Queeresima Cagliari. Già… chi siamo? Certamente non è facile ridurre in poche righe la complessità di un quesito così profondo e sfuggente, perfino esistenziale. Si dirà: “innanzitutto siamo persone”, “ogni persona è diversa dalle altre” e “si lotta per ottenere uguali diritti”. Vero… ma quali? L’estensione del matrimonio civile alle coppie omosessuali e la legge contro l’omofobia – da considerare come la più efficace difesa contro l’odio verso ogni diversità - sono davvero sufficienti per proteggere e raccogliere tutta la dignità delle persone, della loro auto-determinazione e auto-rappresentazione? Probabilmente no: così come non c’è bisogno di definirsi entro i limiti di una precisa classificazione per pretendere diritti civili, tanto meno, allora, c’è bisogno di sposarsi per essere liberamente ciò che si è! Essere chi-si-è, dunque, coincide più probabilmente con quella fitta, sfumata e intricata serie di elementi che orgogliosamente ci appartiene e difendiamo. Quel che siamo è molto più che una espressione generica o, peggio, una lettera dell’alfabeto in un lungo (sempre più lungo!) acronimo. Ciascuna e ciascuno di noi è molto più che maschio, femmina, transessuale, lesbica, gay, etc. Neppure quella parola, queer, che per molte persone è l’ombrello che copre tutte le sfumature di chi intende liberarsi dagli schemi precostituiti, in effetti non è altro che una parola arbitraria, che vorrebbe definire chi non si vuole definire con altro. Insomma, sembra non esserci scampo: il bello di porsi la domanda “chi siamo?” sta proprio nel fatto che una risposta definitiva non c’è! Nelle lunghe riflessioni preliminari che hanno portato alla scelta di questo tema, abbiamo maturato una convinzione entusiasmante: non un arrivo, non una partenza, ma un viaggio che continua, e a questo viaggio – nella storia del chi siamo, nella storia del movimentismo, dell’associazionismo, dell’attivismo e della liberazione del sé – abbiamo voluto dedicare la Queeresima 2015. In fondo, abbiamo valutato che senza tentare questa indagine raminga nei significati, nel linguaggio, nelle battaglie del passato e del presente, nelle continue mutazioni di obiettivi e rivendicazioni, si rischierebbe di perdere man mano il senso stesso dell’impegno pubblico, civile, politico e associativo. A ciascuna e ciascuno di noi il proprio “chi sono?”: buona Queeresima!