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26 Febbraio 2015

Roma- Feyenord: non è ancora finita

Nuove minacce contro i tifosi romani, tensione a Rotterdam e a Firenze

I vertici dello Stato si accusano vicendevolmente per l'accaduto: Marino accusa Alfano, Alfano accusa Marino. Tutti cercano di trovare un perchè; violenza incontrollata, forze dell'ordine non sufficienti, poca sicurezza, ma quel che è fatto è fatto. Roma, una delle città più belle del mondo, ferita e umiliata centodieci volte dagli hooligan olandesi targati Feyenoord. Era sotto gli occhi di tutti la Barcaccia del Bernini, uno dei gioielli dell'Italia, scalfita e ridotta in un cumulo di frammenti sparsi, al centro di quella fontana che, colma di bottiglie e rifiuti di ogni genere, si è trasformata in una vera e propria pattumiera. Il dibattito su chi dovrà pagare i danni è ancora aperto: l'Olanda punta il dito contro i responsabili e si rifiuta di pagare per loro. In compenso, molte aziende italiane, istituzioni e banche, si rendono disponibili a pagare i costi per il restauro; restauro che era stato ultimato a settembre. "Sapevamo che la partita era a rischio e avevamo mobilitato per al sicurezza 1800 uomini, 600 solo nel centro storico. Preferisco disordini, qualche lattina scagliata e anche qualche danno rispetto ai morti. Morti io non ne faccio, non intervengo militarmente. A Piazza di Spagna non siamo intervenuti per evitare il peggio", queste le parole del questore di Roma Niccolò d'Angelo. La causa scatenante pare essere stata la richiesta di un' ordinanza al Prefetto per inibire la vendita di alcolici, anche se supermercati, hotel e bed and breakfast non erano compresi. Il ministro dell'Interno ha messo a punto la legge su sicurezza delle città e decoro urbano e proporrà un "daspo" europeo per i tifosi violenti. Un quadro desolante il salotto della Capitale d'Italia sotto assedio, ridotto a discarica di bottiglie e rifiuti, con negozianti costretti a chiudere. Infatti 18 e 19 febbraio, sono state giornate nere per i commercianti che, a causa delle chiusure forzate dei negozi del centro, hanno avuto una riduzione degli incassi ed un danno commerciale di circa 3 milioni di euro, secondo la stima del presidente di Confcommercio Roma, Rosario Cerra. Eppure il profiloTwitter del Feyenoord, attraverso una foto e un video, testimoniava una tifoseria tranquilla e festante nel centro di Roma. E la guerra non sembra essere finita. L’allerta è massima per la trasferta dei circa 2700 supporters giallorossi in viaggio verso i Paesi Bassi. I Feyenoord ci vanno giù pesante, con la creazione di una maglietta ad hoc apparsa su Twitter alla vigilia di Feyenoord-Romain vista del match di Europa League in programma giovedì sera a Rotterdam. Sulla maglietta nera si vede l’immagine della Barcaccia e le parole “Je suis fountain”, allusione a Charlie Hebdo. Più sotto si legge «Stavamo solo scherzando. Ci vediamo giovedì, accoltellatori romanisti». Per poi rincarare la dose alcune ore dopo con una nuova foto nella quale un uomo urina sul simbolo del club: “La facciamo qui, la facciamo lì. La facciamo ovunque”. Un esplicito riferimento ai numerosi tifosi olandesi che poco elegantemente hanno usato le vie della capitale come un bagno a cielo aperto. Ma in realtà era uno scherzo, di cattivo gusto, ma uno scherzo. L’autore del tweet ha ammesso di aver usato photoshop per crearla. Il messaggio però è diventato virale e di fronte alle critiche il “tifoso” olandese si è difeso dicendo: "Non avete ironia". E anche se il caso della maglietta resterà solo virtuale, la provocazione non aiuta a rasserenare gli animi attorno a una partita che si preannuncia calda. Mentre si battaglia sul web la polizia di Rotterdam da giorni organizza la gestione degli oltre duemila tifosi romanisti tra le lamentele e le preoccupazioni dei commercianti. Nella zona del porto vecchio è stata allestita una fan zone ritenuta troppo piccola per riuscire a controllare quel flusso di persone, tra le quali si contano circa 500 ultras partiti con l’intenzione di vendicare la guerriglia urbana dell’andata, supportati anche da alcune tifoserie tedesche rivali del Feyenoord. Per questo le forze dell’ordine olandesi metteranno in campo numeri mai visti in precedenza e disporranno anche di cani anti-esplosivo all’interno dello stadio. Oltre a poter contare sul supporto di alcuni funzionari italiani che voleranno in Olanda al seguito della tifoseria romanista. Misure di sicurezza simili sono state prese anche per la trasferta del Tottenham a Firenze. Le autorità inglesi hanno inviato una delegazione di agenti attesa in città mercoledì per coadiuvare la questura fiorentina nella gestione dell’afflusso dei circa 2200 tifosi inglesi che occuperanno il settore ospiti. A preoccupare è soprattutto l’arrivo di almeno una quarantina di persone classificate come tifosi violenti e in possesso del tagliando d’ingresso. Il centro storico è stato diviso in otto zone presidiate da agenti in assetto antisommossa a presidio di piazze e monumenti. Al loro fianco ci saranno anche uomini in borghese pronti a segnalare i movimenti dei tifosi per evitare disordini e scontri. Il calcio torna ad essere un caso politico e sociale. Il cuore dello sport, fatto di unione e di condivisione, si è frantumato assieme alla Barcaccia e, solo chi tifa per passione, senza ferire e distruggere, potrà riconquistarlo.

Redazione Web: Giulia Onano