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20 Gennaio 2015

influenza colpisce italiani

Influenza, segnalati sessanta casi gravi Picco previsto per metà febbraio

La stagione dell'influenza è entrata nel vivo. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (Iss), negli ultimi giorni sono stati segnalati circa sessanta casi più gravi della norma. "Per una cinquantina di questi - rivela Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia dell'Iss - è stato necessario ricorrere alla ventilazione assistita". Registrati anche due decessi per complicanze ad Aosta e Lecce. Il picco è previsto a metà febbraio.
Non preoccupa l'influenza suina - La "maggioranza dei casi - ha spiegato Salmaso - è dovuta al virus della cosiddetta influenza suina, A-H1N1, ma questo dato non preoccupa particolarmente". Il ceppo virale in questione è infatti già noto e ricompreso nella composizione del vaccino. Una "buona" notizia , in fondo, perché secondo l'epidemiologa "ci si attendeva l'arrivo di un ceppo nuovo ed eventualmente più virulento". Ciò, ha aggiunto, "è solo la riprova dell'efficienza di tale virus, che non si è lasciato sostituire, almeno finora, da altri virus emergenti nuovi".

La minaccia viene da Usa e Nord Europa - Al momento una variante del virus A-H3N2, non ricompresa nel vaccino stagionale, si sta diffondendo negli Stati Uniti e nell'Europa settentrionale. Un ceppo, afferma Salmaso, che "potrebbe arrivare anche da noi, ma bisogna vedere, nel caso, in che termini e portata. E conclude: "È una spia rossa che si accende, ma non è detto che a ciò corrisponderà poi un reale pericolo".

Il calo delle vaccinazioni - A pesare sul bilancio finale dell'influenza stagionale, invece, potrebbe essere il calo registratosi quest'anno nelle vaccinazioni a seguito della vicenda del vaccino Fluad - poi "scagionato" dal legame con alcuni decessi sospetti tra anziani - stimato in circa il 15-20%. Per questo, avverte il presidente della Società italiana di Igiene, Carlo Signorelli, "anche se è un po' tardi per vaccinarsi, per le categorie a rischio, come gli over-65, non è invece mai troppo tardi. E questo gesto potrebbe evitare conseguenze piu' gravi".