News

12 Novembre 2014

Meteo e allerte

Allerta meteo, istituzioni che fanno acqua da tutte le parti.

"In Sardegna non piove mai" è un luogo comune. Eppure, quando in Sardegna piove, non mancano mai i disagi: dai tombini alle scuole, dalle strade ai negozi, da nord a sud, sempre la stessa storia. La perturbazione atlantica che sta colpendo tutta l'Italia a suon di piogge violente, tuoni e fulmini ha messo alla luce l'inadempienza dei comuni e delle province riguardo i lavori di prevenzione contro le alluvioni. Ma l'isola non è l'unica regione in difficoltà a causa del maltempo, le fanno compagnia Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Una nuova allerta meteo è stata diramata dalla Protezione civile domenica sera, segnalando un livello di moderata criticità per rischio idrogeologico in Sardegna per martedì e per le successive 24-36 ore. Le zone interessate sono Campidano, Iglesiente e i bacini di Montevecchio-Pischilappiu, Flumendosa-Flumineddu e Tirso.
Ma ricapitoliamo i danni e i disagi causati dal maltempo lunedì e martedì, giornate in cui acqua, tuoni i fulmini sono stati più intensi.


I sistemi di trasporto in tilt

A causa dell'intensa attività elettrica provocata da tuoni e fumini lunedì, i passeggeri dell'areoporto di Elmas nelle partenze dei voli Ryanair, Meridiana e Alitalia diretti nella Penisola hanno subìto dei ritardi di due ore in quanto non è stato possibile rifornire di carburante gli aerei; vietato in pista l'uso delle ricetrasmittenti. Problemi anche per i collegamenti ferroviari: il treno partito da Cagliari alle 6.22 è arrivato a Oristano con oltre un'ora di ritardo. Idem per quelli diretti a Iglesias. Una spettacolare tempesta di fulmini si è invece abbattuta nella notte a Sassari.

Nel capoluogo

Lunedì mattina i vigili del fuoco sono intervenuti in viale Marconi, dove alcuni cartelloni pubblicitari hanno subito un rovesciamento. La polizia municipale, inoltre, ha disposto la chiusura temporanea di via Tramontana, nel tratto da viale Poetto all'Asse Mediano, ma sono stati registrati anche disagi sulla Ss 130. Anche in questo caso il provvedimento si è reso necessario a causa degli allagamenti che hanno rallentato il flusso delle auto.


Numerosi i black out in tutta l'isola

Nel nuorese e in Ogliastra le intense precipitazioni hanno causato grande preoccupazione. All'alba, lunedì, è iniziato un blackout ripristinato poi dai tecnici Enel e tutta la zona ha subito un isolamento delle linee telefoniche dei cellulari. Alle 17.30 a Cagliari, nella zona di piazza della Repubblica sino a via Tuveri ma anche a Pirri, da via Vesalio sino alla Città Mercato, si è verificato un blackout. Uffici, negozi e abitazioni sono rimasti senza energia elettrica. Decine le chiamate ai vigili del fuoco per ascensori bloccati, uno anche al palazzo di giustizia, e alla polizia municipale per gli allarmi entrati in funzione in abitazioni, banche e attività commerciali. Poco prima delle 18 l'elettricità è stata riattivata. Martedì strade al buio, negozi chiusi e ascensori in tilt anche a Oristano per un blackout di circa mezz'ora scattato alle 17.30 nonostante la pioggia fosse di di normale intensità. L'interruzione elettrica ha interessato vari quartieri a partire dalle aree commerciali e artigianali dell'Ingresso Nord per spingersi sino alla zona di viale Repubblica, di Sa Rodia e della clinica privata. In via Carpaccio sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per liberare una donna e il figlio di due anni bloccati in ascensore.
Nella notte un fulmine ha colpito il teatro Eliseo senza, per fortuna, provocare gravi danni.



I provvedimenti
Non si registrano danni alle persone, ma la popolazione vive uno stato d'ansia dal momento che, gli enormi danni causati nel 2013 da Cleopatra, non sono serviti come monito; infatti la messa in sicurezza delle zone che, durante le piogge, si trasformano in trappole non è mai stata eseguita. Le concessioni edilizie che hanno permesso la costruzione di edifici e abitazioni sui letti dei fiumi sono sicuramente il primo tra i fattori che facilitano i danni provocati dal maltempo. Il personale dell’Ente Foreste della Sardegna si occuperà della pulizia e della manutenzione dei corsi d’acqua, spesso ostruiti da vegetazione e materiale ingombrante che ne ostacolano il regolare deflusso, specie in occasione di piogge abbondanti. La collaborazione del personale dell’Ente sarà straordinaria e rientrerà in una serie di interventi per la messa in sicurezza del territorio da rischio idraulico e idrogeologico. È quanto prevede una delibera approvata ieri dalla Giunta regionale della Sardegna. Il provvedimento si è reso indispensabile per venire incontro alle richieste di intervento segnalate costantemente ai Comuni, alle Province, ai Consorzi di Bonifica, alle Prefetture e alla stessa Regione. Già dal 2007 è previsto che il personale dell’Ente Foreste possa essere impegnato in lavori di sistemazione, anche con carattere di prevenzione, fuori dai compendi forestali, con disposizione della Giunta regionale. La delibera prevede che gli enti locali possano predisporre un programma straordinario nel quale sia contenuto un ordine di priorità degli interventi attuabili.



Le previsioni e i dati

Dopo la pioggia c'è sempre il sereno, dicono. In Sardegna dopo la pioggia arriverà il vento. Il libeccio lascerà posto al maestrale che sferzerà i settori settentrionali della Sardegna raggiungendo anche i 50 chilometri orari. I mari saranno mossi. Mentre giovedì 13, dopo qualche temporale nella mattinata, dovrebbe tornare il sereno almeno sino al fine settimana quando è prevista un'altra ondata di maltempo. Secondo l'Aeronautica militare la pioggia che è caduta e che cadrà in questi giorni arriverà a sfiorare tra i 20 e i 30 millimetri, con punte fino 50 - si pensi che all'anno in Sardegna si arriva a 500-600 millimetri-. Le temperature massime oscilleranno tra i 16 e i 20 gradi.


Una cosa è certa, in quanto a prevenzione e lavori per limitare allagamenti danni e disagi causati dalle piogge c'è ancora tanto da fare e Capoterra e Olbia lo sanno bene. Gli unici che sperano possa piovere ancora sono i coltivatori di Coldiretti. Fino a luglio l’annata olivicola sarda si preparava per essere ricordata come una delle migliori. L’estate-autunnale e l’inizio di autunno-estivo hanno invece rovesciato le previsioni. Le temperature miti e l’umidità d’estate sono state terreno fertile per la mosca delle olive, mentre le temperature alte autunnali e la siccità hanno fatto il resto non consentendo lo sviluppo delle olive, giunte a maturazione sottosviluppate. In numeri, secondo Coldiretti, significa un raccolto inferiore rispetto alle aspettative di circa il 35 – 40 per cento. Dato che, dai parassiti riescono già a difendersi, il vero nemico dell'agricoltura è la siccità. L'irrigazione infatti non permette di sopperire all' assenza della pioggia. Al meteo e agli esperti l'ultima parola.

Redazione Web: Giulia Onano