News

9 Ottobre 2014

I nemici dello shopping: tarocchi e farlocchi

Vetrine contro bancarelle, sfida all'ultimo sangue

File interminabili di borse e cinture di ogni colore, portafogli e scarpe di ogni misura, pelle scura o occhi a madorla che scrutano attentamente ogni passante: così appaiono le strade cagliaritane. Accanto alle vetrine e alle insegne – molto spesso cinesi- barcarelle e marciapiedi invasi da prodotti di ogni marca, ovviamente farlocchi. I negozi e le imprese a Cagliari e provincia soffrono di due malattie dure a morire: il commercio di prodotti taroccati e la diffusione incontrastata dei negozi cinesi, meno temuto lo shopping online. Nell' intervista a Roberto Bolognese, presidente della Confesercenti di Cagliari, emergono dati desolanti: "- Un prodotto su cinque è taroccato, e la vendita di prodotti contraffatti incide pesantemente sul tessuto commerciale locale. In un momento in cui il potere d'aquisto è in crisi profonda, non ci si può ricordare dei negozianti solo quando si devono pagare le tasse. In più, gli abusivi la fanno sempre franca e la lotta contro i commerci illegali è assolutamente insoddisfacente: è sempre presente un rimbalzo di responsabilità da parte delle autorità competenti." Discorso razziale? No, denuncia di fatti illeciti. Infatti, dietro la contraffazione, si nasconde un terreno oscuro che comprende evasione, lavoro in nero, malavita organizzata, senza contare poi l'occupazione abusiva del suolo pubblico; fattori che creano un circolo vizioso che comporta l'andamento negativo delle imprese e, di conseguenza, la disoccupazione. Da una parte l'amministrazione politica e la crisi, dall'altra i commercianti. Tutti denunciano ma tutti comprano; a questo fatto paradossale risponde Nicola Murru, direttore di Confesercenti: "In tempi di crisi è normale voler risparmiare ma, nel momento in cui si parla di attività non legali non ci sono giustificazioni, senza contare che le merci vendute dagli abusivi sono prodotte con materiali nocivi per la salute. Ben venga la concorrenza da parte dei cinesi che aprono punti vendita anche nelle vie dello shopping, ma così si rischia di far scomparire i piccoli commercianti cittadini, membri storici delle viedi Cagliari”. Non è tutto perduto: la stessa Confesercenti annuncia il rilancio delle delle strade dello shopping con il restyling di Corso Vittorio Emanuele, Via Manno e Via Garibaldi; di continuare il rilancio del quartiere della Marina e di incentivare corsi di lingua inglese per aumentare le vendite ai turisti. Lo shopping cagliaritano lotta per la sopravvivenza.

Redazione Web: Giulia Onano