News

20 Agosto 2014

Lai PD - Istat conferma pochi posti asilo nido in

Serve piano straordinario su questione natalità, utilizzare programmazione 2014-2020

Serve piano straordinario su questione natalità, utilizzare programmazione 2014-2020.
Il senatore del PD Silvio Lai commentando i dati forniti dall'istat, informa che la situazione relativa ai servizi per l’infanzia, attualmente, nell’isola, non è buona: “Il numero degli asili nido comunali presenti in Sardegna non è lontano dalla media nazionale ma la differenza tra il dato della nostra isola e quello di altre regioni cui ci affianchiamo nell'erogazione di altri servizi è inaccettabile”. Senza considerare, inoltre, che la Sardegna continua a detenere il primato di regione con la peggiore natalità di bambini in Italia.
Vi è un marcato squilibrio territoriale tra nord est e sud del paese: si passa dal 76,3% di servizio garantito dai comuni del settentrione al 22,5% nel sud. In questo scenario la Sardegna, con circa il 35% di copertura del servizio garantita, si colloca in una posizione non distante dalla madia nazionale.
È normale che a causa della crisi che stiamo vivendo le coppie ponderino moto attentamente la decisione di avere figli. Quello di cui l’isola avrebbe bisogno sarebbe un piano straordinario che favorisca la ripresa della natalità, garantendo più servizi per l’infanzia. Durante il mandato della Giunta Soru si stava progettando, grazie ad un’idea dell'allora assessore Dirindin la realizzazione di nidi aziendali, ad esempio nelle asl, progetto che però non si è mai concretizzato.
La Sardegna per andare di pari passo con le regioni organizzate del settentrione dovrebbe aumentare i servizi per l'infanzia, sia per le famiglie, che per i bambini, che per le neomamme, sia per un rilancio dell'occupazione in un settore che potrebbe garantire nuove opportunità offrendo posti di lavoro.
Silvio Lai sostiene infine che “la programmazione europea dei prossimi 7 anni deve aprirsi ad una discussione pubblica sulle priorità e su poche chiare e note strategie. Per quanto posso pensare, una strategia contro il declino demografico, che tra i suoi assi abbia anche nuove politiche per la famiglia e un piano straordinario per nuove strutture prescolari, è uno dei pilastri irrinunciabili”.

Redazione web: Roberta Colella