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5 Febbraio 2014

Terra dei fuochi, il decreto è legge

Il Senato converte il dl sulle emergenze ambientali e industriali con 174 voti a favore e 58 contrari. Il premier: "Ora applicarlo"

L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto sulle emergenze ambientali ed industriali: il testo ora è legge. Il provvedimento - passato con 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astenuti - contiene interventi sia per la Terra dei fuochi sia per l'Ilva. Palazzo Madama non ha apportato modifiche al testo licenziato dalla Camera.
Hanno votato contro la conversione del decreto i senatori del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord. Si sono invece astenuti i rappresentanti di Sel.

Letta: "Ora applicarlo bene" - "Decreto legge Terra dei fuochi è stato convertito in legge. Dopo decenni è la prima risposta a quel dramma. Impegno ora ad applicarlo bene". Il premier, Enrico Letta, festeggia così, su Twitter, il sì del Senato.

Don Patriciello: "E' solo l'inizio" - Festeggia, seppur pacatamente, don Maurizio Patriciello, il sacerdote che da anni porta avanti una lotta per riconoscere l'emergenza ambientale di dell'area. "La terra dei Fuochi finalmente è diventata un problema nazionale e questo è avvenuto grazie al lavoro dei volontari. Ma è un punto di inizio, non certo di arrivo", dichiara dopo l'ok alla conversione del dl.

Il ministro Orlando: "Una riscossa" - Soddisfatto il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, dopo l'approvazione da parte del Senato del decreto sulle emergenze ambientali ed industriali. "E' una riscossa per la Terra dei fuochi, il punto di partenza di un percorso", ha detto il ministro, aggiungendo che ora sarà avviato un confronto con i territori per valutare come poter usare al meglio questo provvedimento.

"Finalmente siamo nelle condizioni per determinare una riscossa per quell'area - prosegue il ministro -. Si tratta di importantissimo provvedimento: affronta il tema dell'emergenza Terra dei fuochi, contempla risorse per le bonifiche, e quelle necessarie per lo screening sanitario, la mappatura dei suoli, e gli strumenti per rafforzare la repressione nei confronti di chi ha devastato quel territorio".