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10 Gennaio 2014

Auto senza pilota, futuro vicino?

Auto senza pilota, futuro vicino? Gli esempi Mercedes, BMW e Google Car

Negli Usa sta diventando un fenomeno di costume. L’auto che guida da sola, senza bisogno di un umano che si metta al volante, sta conquistando sempre più favori e c’è già chi vorrebbe legiferare per disciplinare una materia difficile. Ma anche l’Europa non sta a guardare: Mercedes, Volvo, BMW stanno macinando milioni di chilometri con le loro automobili a guida automatizzata, vere robot a 4 ruote che riconoscono un segnale stradale o una rotonda, che frenano sempre in tempo e non eccedono mai i limiti di velocità.
Un fenomeno appunto, e non sorprende che il primo numero di Quattroruote del 2014 sia dedicato a questo tema. Ma le auto senza pilota sono sicure? E ci fidiamo a vederle fare tutto da sole e noi (che ci consideriamo “sempre” guidatori provetti) starcene buoni buoni accanto? Eppure uno studio della Rand Corporation, uno dei think tank più importanti d’America, afferma che i veicoli a guida automatizzata sono più sicuri, causano meno incidenti, meno ingorghi di traffico e consumano persino meno carburante. Il consiglio? I governi dovrebbero incoraggiare lo sviluppo e l’impiego di questo tipo di veicoli. Lo studio della Rand Corporation ha anche intervistato 30 persone che rappresentano i cosiddetti “portatori d’interesse” nella faccenda, perché è tutto da vedere come la pensano le compagnie d’assicurazione, le scuole guida, le forze di polizia stradale, le associazioni di disabili che vedono in queste auto un’occasione di emancipazione, gli stessi costruttori e distributori di autoveicoli. Roba seria!
Al Salone della Tecnologia (CES) in corso a Las Vegas, BMW ha presentato la sua proposta di guida senza pilota col prototipo della M235i Coupé. Un’auto sportiva che controlla da solo acceleratore, sterzo, freni, e grazie a un radar ultra-sonico sa anche quando svoltare, sorpassare, cambiare direzione di marcia. Insomma ci sono le premesse affinché l’auto che guida da sola diventi realtà nel prossimo decennio, e così Stati USA come il Nevada, la Florida, la California, il Minnesota e la capitale Washington D.C. stanno già lavorando a leggi per regolarne l’utilizzo.