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7 Gennaio 2014

Delitto Caselle, il figlio: "Non sono stato io"

"Ero al telefono con Maurizio Annoni, quando ho trovato i corpi dei suoi genitori", dice Andrea Pagano che ha scoperto i cadaveri dei coniugi.

Ha un alibi di ferro Maurizio Allione, il figlio dei coniugi trovati uccisi nella loro abitazione di Caselle, nel Torinese, insieme alla nonna di 93 anni. Il giovane è stato interrogato per 10 ore dai carabinieri. "Non sono stato io, venerdì ero fuori con alcuni amici e la mia fidanzata", ha detto il 29enne. L'amico che ha scoperto i cadaveri aggiunge: "Ero al telefono con Maurizio quando ho trovato i loro corpi".
I miei non hanno mai subito minacce, ancora non posso crederci", aggiunge Maurizio Annoni. Sul movente non ci sono certezze. Solo ipotesi. "Mesi fa un vicino impresario aveva eseguito dei lavori in casa nostra e pretendeva più soldi del dovuto", ricorda il figlio delle due vittime. "Sono andato con mia madre da un amico architetto che le ha consigliato di non pagare l'ultima fattura e di far fare una perizia. E' una storia di qualche mese fa", dice al quotidiano Repubblica.

Tra i vicini di casa "ce n'è uno che ha litigato con mia madre, l'ha insultata. Lei lo ha portato in tribunale. ma lui ha pagato 200 euro e le ha chiesto scusa scrivendo una lettera. Mia madre sospettava anche che lui avesse tentato di bruciare una serra del giardino e ne avesse distrutta un'altra".

La fidanzata Milena, con cui ha passato il Natale insieme alla famiglia, ha confermato la sua versione dei fatti: era con lui venerdì sera in un locale di Torino e poi sabato sono andati ad Aosta. E' da lì che Maurizio ha chiamato Andrea Pagano, amico da una vita, per andare a casa sua, preoccupato perché i suoi genitori non rispondevano al telefono. A lui ha spiegato come poter entrare in casa senza chiavi. Nell'abitazione c'era infatti un "pulsante segreto" per aprire la porta in caso di necessità.

"Quando ho trovato i corpi dei suoi genitori eravamo al telefono. L'ho sentito piangere", dice il coetaneo. "Ho visto i corpi dei genitori di Maurizio riversi a terra. Erano vestiti. In giro non c'era molto sangue". Nella villetta non c'era nessun segno di effrazione. I Ris sono al lavoro utilizzando anche il luminol per trovare qualsiasi traccia utile alle indagini.

"Non mi risulta che i miei genitori avessero dei nemici o persone intenzionate a far loro del male, né mi avevano mai detto di avere paura o di aver subito recentemente minacce da qualcuno", afferma il figlio al quotidiano La Stampa. "Sapevo che nella zona erano avvenuti molti furti, ma la casa era protetta dai cani e dalle misure che avevano adottato i miei genitori".

Gli investigatori aspettano di avere ulteriori elementi prima di avanzare ipotesi. In primo luogo aspettano di sapere con certezza a quando risale la morte dei coniugi Allione. Per questo dato, però, bisognerà attendere i risultati dell'autopsia, che non è ancora stata disposta.

Nella villetta di Caselle (Torino) in cui sono state uccise tre persone, i carabinieri del Ris utilizzano anche il luminol, per verificare se qualcuno abbia tentato di cancellare eventuali tracce di sangue. Lo confermano fonti investigative, senza precisare se le ricerche finora abbiano dato esito positivo. I corpi dei due coniugi sono stati trovati in corridoio. Su di loro nessuna traccia di sangue, nonostante le numerose coltellate.