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13 Dicembre 2013

Calabria, con i soldi delle tasse facevano spese

Calabria, con i soldi delle tasse facevano shopping: truffa da 33 mln

Oltre 33 milioni di tasse utilizzati dai responsabili di una società di riscossione tributi per fare shopping online. E' la truffa scoperta dalla guardia di finanza di Reggio Calabria, che ha visto vittime oltre 50 amministrazioni calabresi. L'inchiesta, partita nei mesi scorsi, aveva già portato all'arresto dei 4 responsabili della società: quantificato il danno, ora le Fiamme Gialle hanno segnalato alla Procura altre 21 persone coinvolte.
I circa 33 milioni di tributi versati dai contribuenti, secondo quanto hanno ricostruito i finanzieri, sono finiti nelle tasche dei responsabili della "So.ge.fi.l. Riscossione Spa", una società cosentina operante nel settore della riscossione per conto di enti pubblici territoriali.

I Comuni più danneggiati - Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Cosenza, i finanzieri hanno scoperto che i soldi dei cittadini, versati per l'Imu o per la Tares, venivano in realtà utilizzati per fare shopping su internet, per il pagamento di fantomatiche consulenze, o per elargire lauti compensi agli amministratori della società di riscossione. Tra i comuni truffati quelli maggiormente danneggiati sono risultati Nicotera (Vv), al quale sono stati sottratti quasi 8,5 milioni, Cariati (Cs) che ha subito un danno di 4,3 milioni, Nocera Terinese (Cz) di 2,2 milioni, Parghelia (Vv) di 1,8 milioni, Amantea (Cs) e Falconara Albanese (Cs) per circa 1,5 milioni.

L'indagine prosegue: si vogliono accertare eventuali responsabilità degli amministratori - L'indagine non è ancora conclusa: la guardia di finanza vuole infatti accertare le eventuali responsabilità patrimoniali dei pubblici amministratori che con il loro comportamento hanno consentito alla società di provocare il danno alle casse pubbliche.