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23 Novembre 2013

aumentano gli sfollati

Regione: domani cessa allerta

Nella giornata di lutto nazionale per onorare le 16 vittime dell'alluvione in Sardegna, sale a 901 il numero di persone sfollate, mentre sembrano attenuarsi le condizioni di maltempo sull'Isola. Nonostante il persistere di precipitazioni, previste ancora per l'intera giornata di domani e per le successive 18-24 ore, è infatti previsto, nel primo pomeriggio di domani, il termine dell'allerta con criticità moderata per rischio idrogeologico. Lo rende noto la Regione Sardegna che annuncia anche la sospensione delle ricerche per il disperso a Onari. Ricerche che continueranno domani. Intanto si sta ancora lavorando per ripristinare le strade. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, è arrivato in Gallura, accompagnato dal presidente della Regione Ugo Cappellacci, per un sopralluogo e ha assicurato la disponibilità immediata di 50 milioni per il ripristino della viabilità e la ricostruzione delle arterie principali in pochi mesi. «Nella legge di stabilità - ha spiegato il ministro - è stato approvato da tutte le forze politiche un emendamento che prevede 150 milioni di euro per i lavori. Dobbiamo dare tempi certi quanto meno per la ricostruzione degli assi principali». «Ho visto quello che è accaduto, è una cosa impressionante, si rimane a bocca aperta», ha detto poi Lupi, arrivato a Bologna dalla Sardegna colpita dall'alluvione. Il ministro ha subito contattato l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, sollecitando l'urgenza di interventi sulle tratte interrotte della rete ferroviaria sarda, come segnalatogli durante la riunione con i sindaci dei paesi sardi colpiti dal disastro. Il ministro ha ricevuto assicurazioni da Moretti che si è impegnato per la riapertura della linea Decimomannu-Chilivani in dieci giorni e la linea Olbia-Chilivani in venti giorni. Il ministro ha poi descritto le principali criticità: nel Nuorese ci sono paesi isolati ed attività produttive da far ripartire ed a Olbia occorre liberare case e alberghi dal fango. Intanto, cinque strade statali e 12 provinciali risultano ancora interrotte. La Protezione civile ha diffuso la mappa delle limitazioni alla viabilità. In particolare, sulla 131 Dcn Nuoro-Olbia è chiusa una carreggiata fra il km 60 e il km 70, mentre sull'altra si viaggia a doppio senso di circolazione; la 125 è interrotta all'uscita per Posada Monte Pau; la 127 è interrotta dal km 3,500 al km 10, la ss 129 dal km 22 al km 32 e la nuova 389 Nuoro-Lanusei è chiusa dal km 27 al km 36. Chiusa anche la provinciale 63 fra Pabillonis e San Gavino, nel Medio Campidano, e le interruzioni riguardano un'altra decina di collegamenti, soprattutto nel Nuorese e nell'Oristanese. A Uras l'acquedotto è stato ripristinato, mentre tre autobotti sono arrivate a Loiri Porto San Paolo, uno dei comuni rimasti senz'acqua, e agli impianti di potabilizzazione in Gallura. Proseguono anche le ricerche del disperso, Giovanni Farre. Anche stamane le squadre dei vigili del fuoco e il personale dell'Ente Foreste hanno ripreso a battere la zona. Ed è ancora polemica sui piani urbanistici. Gli amministratori di Terralba, finiti sotto accusa per essersi opposti all'adozione del Piano stralcio che prevedeva vincoli sul loro territorio a rischio idrogeologico, hanno ricordato in una nota di aver commissionato un contro-piano, mentre quello della Regione prevede vincoli anche nelle aree che non sono state interessate dall'alluvione. È atteso infine per domani l'arrivo sull'isola del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando per i sopralluoghi nelle zone più colpite dall'alluvione. Intanto è stata emessa la prima ordinanza del commissario delegato all'emergenza alluvione in Sardegna, il capo della Protezione civile Giorgio Cicalò. Prevede, tra le altre disposizioni, contributi mensili alle famiglie (200 euro a persona), l'attività di ricognizione dei fabbisogni del patrimonio pubblico e privato, delle attività economiche e produttive.