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13 Novembre 2013

Le Radio Che Cambiano

Tele-radio-socialweb:la televisione e la radio che cambiano

Forse oggi per molti comunicare non è più necessario poiché siamo tutti oramai i-paddotati,i-phonedotati,blackberrydotati e qualcuno persino utilizza ancora i buoni vecchi PC,quelli che si attaccano alle vecchie prese di corrente nei muri,per intenderci.

La realtà che ci appare davanti agli occhi non è più limitata nella bidimensionalità della carta e della televisione,ma inizia ad evolversi in una nuova dimensione,una sorta di continuum temporale che interagisce con essa e la evolve senza alcun preavviso.

Una realtà influenzata dal canale di ritorno dei destinatari della comunicazione pubblicitaria,esseri pensanti che oggi più che mai vivono immersi nei nuovi flussi conversazionali,influenzandoli con i propri stati Update.
La realtà diviene quindi quella che percepiamo,mischiata alle mutevoli contaminazioni che ogni nuovo messaggio che arriva genera nel nostro io.


La comunicazione digitale ha portato anche in televisione e in radio la necessità di dare sempre più spazio all'interattività e di tenere conto sempre più del gradimento reale,attivo non formale degli utenti,senza basarsi unicamente sulla mera legge numerica.Mi viene in mente subito MISO,il social network in cui si condivide in tempo reale il gradimento e l'ascolto dei programmi televisivi sia per i canali tradizionali sia per quelli on-line e on demand.In pratica con MISO potremo assistere alla migrazione o esportazione dell'audience e del gradimento di una trasmissione televisiva in tempo reale.I diversi mezzi di comunicazione,nell'era di internet,non possono più ignorarsi,è necessario dare più spazio all'interattività e la conseguenza è che la misurazione del gradimento non può più basarsi solo sui dati di un singolo mezzo.Un programma televisivo viene discusso sul web ed è fantastico quanti contenuti riesca a generare perché il percorso delle idee non è più dall'alto verso il basso ma posso definirlo "circolare".

Come ultima analisi si può considerare il tutto con un parere positivo o negativo per quanto concerne l'effetto ma dipende pure da come la comunicazione viene gestita.

"Che mondo sarebbe senza comunicazione".

Penso ad una baguette di parole e tante persone intorno pronte a divorarla.Dovremo allenarci a dialogare con la generazione di nativi digitali,la rete è ormai un must ma non è l'unico!

Redazione Web: Mariazzurra Lai