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11 Ottobre 2013

Studenti in piazza: "Non c'è più tempo"

Stamattina a partire da piazza Repubblica 300 studenti hanno protestato contro i tagli all'istruzione.

È partito stamani alle 9:30 in più di ottanta città italiane l'ennesimo corteo di studenti, che ha protestato per i tagli alla scuola, affermando che se il sistema scolastico italiano è così in basso nella classifica OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) è anche per via di questi mancati finanziamenti. "Non c'è più tempo da perdere con le politiche di austerità", afferma il Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Studenti, Roberto Campanelli, "[...] Mentre alla scuola pubblica e al welfare vengono destinate poche briciole si sceglie di continuare a sprecare risorse per le spese militari, le politiche di respingimento dell'immigrazione, la tutela di speculatori e dei grandi patrimoni". Il corteo, che a Cagliari è partito da piazza Repubblica, ha visto protagonisti più di 300 studenti che, tra i vari slogan e striscioni, hanno manifestato davanti agli istituti scolastici per invitare coloro che sono entrati a seguire la lezione, e sono arrivati davanti al Palazzo del Consiglio Regionale di via Roma, dove inoltre si sono accampati stanotte, sempre per protesta, i cosiddetti "Figli della Crisi", e cioè giovani e studenti con genitori cassaintegrati, disoccupati o precari. Risale a ieri, 10 ottobre, la protesta degli studenti dell'Istituto alberghiero "Azuni": già da quattro anni la scuola professionale lavora senza cucine, o con una strumentazione scadente, e gli studenti, insieme ai docenti e a una rappresentanza di genitori, hanno deciso di far sentire la loro voce. E oggi a loro si sono aggiunti gli studenti provenienti dal tecnico nautico, dal liceo scientifico, linguistico e dai diversi istituti di Cagliari e hinterland, e nelle strade più trafficate della città, come via Alghero e via Sonnino, ha risuonato lo slogan: "Studenti Sardi i più testardi".

Redazione Radio Sintony: Giulia Ledda