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7 Ottobre 2013

Privacy diritto inviolabile per 96% degli italiani

Ricerca Censis: 'Imprescindibile nonostante cambiamenti dovuti alla diffusione di Internet'

Quasi tutti gli italiani (il 96,2%) considerano inviolabile il diritto alla riservatezza dei propri dati personali e pensano che la privacy sia un elemento imprescindibile dell'identità, pur a fronte dei grandi cambiamenti dovuti alla diffusione di Internet e dei media digitali. È quanto emerge da una ricerca del Censis che ha fatto il punto su opinioni, comportamenti e aspettative degli italiani rispetto alla privacy.

La ricerca è stata presentata a Roma da Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, e discussa da Luca De Biase, editor d'innovazione de Il Sole 24 Ore, Giuseppe De Rita, presidente del Censis, e Antonello Soro, presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

L'88,4% degli italiani - si legge nella ricerca - è consapevole che i grandi operatori del web, come Google e Facebook, possiedono gigantesche banche dati sugli utenti. La maggioranza pensa che i dati personali siano un patrimonio che può essere sfruttato a scopi commerciali (72,3%) o politici (60,5%). Il 60,7% ritiene quindi che il possesso di un gran numero di dati rappresenti un enorme valore economico. E il 51,6% è convinto che in futuro il potere sarà nelle mani di chi deterrà il maggior numero di dati personali.