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23 Settembre 2013

Usare Twitter per trovare lavoro

Social media e lavoro, un connubio ormai quasi indissolubile, ma che comporta qualche “rischio”.

Social media e lavoro, un connubio ormai quasi indissolubile, ma che comporta qualche “rischio”.

Ai tempi dei social e della diffusione massima di smartphone e tablet capita sempre più spesso di essere assunti (se si è fortunati, ndr) anche in base a come ci si posiziona in Rete, a cosa si scrive o si condivide, a chi si frequenta.

I dati dicono che il 75% delle imprese utilizza Twitter e Facebook per raccogliere informazioni sui candidati da valutare.
E molte aziende e agenzie di recruitment hanno cambiato valutazione dopo aver monitorato la presenza social dei potenziali assumendi.
social media e lavoro

Usare i social media per trovare lavoro

Ma, sempre più spesso, si giunge a situazioni che oltrepassano il consentito: in alcune ditte americane (quando in Europa?) i datori di lavoro richiedono di poter accedere ai profili dei lavoratori ai fini dell’assunzione, in quella che è una palese violazione della privacy!

In ambito digitale questa si chiama web reputation, e sembra sia in grado di condizionare (e non poco) il mondo dell’impiego.
E proprio a tal proposito, qualche tempo fa il Wall Street Journal ha pubblicato un post con alcuni consigli su come usare Twitter per trovare lavoro.
Ad esempio: seguire le aziende nelle quali si vorrebbe lavorare, compresi i manager che le amministrano; retwittare i post di quelle stesse compagnie e, addirittura, creare un breve curriculum valido, una sorta di mini-presentazione in 140 caratteri (un tweet sul modello del CV americano, detto résume).

Concludendo, è bene constatare (non senza qualche preoccupazione) che le modalità di esposizione sul Web stanno di fatto monopolizzando scelte aziendali, anche strategiche.
Una moda? Una frenetica propensione alla conversazione sociale? Un acuirsi, a causa della crisi in atto, dei rapporti di forza tra chi è dentro e chi è fuori un’impresa?
Forse tutto questo, ma fatto sta che l’ambiente digitale sta mostrando aspetti tanto interessanti, quanto complicati da gestire.

Il nostro consiglio è quello di curiosare e informarsi, sulla e Rete e attraverso la Rete: la migliore risposta è la conoscenza degli strumenti.