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6 Settembre 2013

Molteno, ultimo addio a Lucio Battisti Le spoglie

l cimitero è stato chiuso per motivi di ordine pubblico. All'uscita applausi alla salma e sarcasmo contro la moglie

L’applauso di una piccola folla ha salutato venerdì mattina alle 10.20, per l’ultima volta, Lucio Battisti. La bara del cantautore, estratta dal loculo del cimitero di Molteno, dove riposava da quindici anni, è stata trasportata per volontà della famiglia a Rimini dove i resti saranno probabilmente cremati. Da oggi i fan di Lucio sono ancora più «orfani», non avranno più una tomba su cui lasciare - come è accaduto qui in tutti questi anni - i loro messaggi d’amore, di ricordo, di ringraziamento per quelle canzoni che con irripetibile poesia hanno accompagnato la vita di una generazione.
LE CENERI - Non si sa se le ceneri saranno tumulate in un cimitero o conservate dalla famiglia, perché anche in questo caso come in altri passaggi della vita e della morte di Lucio Battisti, la famiglia ha voluto far scendere una cortina di silenzio. Le operazioni di «estumulazione» sono iniziate alle 9.40 e il cimitero, per disposizione del sindaco, è rimasto sbarrato. («Motivi di ordine pubblico»). Qualcuno infatti temeva che arrivassero orde di fans pronte a ostacolare questo lacerante addio, ma così non è stato. Gli addetti delle pompe funebri hanno aperto la porta a vetri della cappella di pietra, tolto la lastra, smurato il loculo.


LA BARA - A quel punto all’interno del cimitero è arrivato un furgone con i vetri oscurati su cui era la vedova di Battisti (che da tempo vive a Roma), Grazia Letizia Veronese, accompagnata dal fratello. La donna ha assistito all’estrazione della bara senza manifestare commozione e si è mostrata infastidita per fotografi e operatori tv che si erano arrampicati oltre la cancellata che delimita un campo. Solo per un istante ha passato una mano sulla bara. Subito dopo, dal feretro di legno chiaro è stata rimossa la polvere ed è stato caricato sul furgone, lontano dai teleobiettivi. Ancora qualche minuto ed una Mercedes è entrata nel cimitero per uscire poi dietro il furgone contenente la bara. Sull’auto c’era la vedova, che non ha detto una parola.

«BRAVA!» - La gente radunata davanti al cimitero, dopo aver applaudito Lucio, a lei ha riservato solo sarcastici «Brava!». La decisione di portare via il feretro del cantautore e cremarne i resti, Grazia Letizia Veronese l’aveva già presa da tempo. Lei vive da anni a Roma, il figlio Carlo, tecnico del suono, tra Rimini (dove anche la madre ha una casa) e Londra. La villa di Molteno, sul Dosso di Coroldo, è in stato di abbandono e sarà venduta. Ad accelerare la decisione è stata forse, nei giorni scorsi, la sentenza della Corte d’appello in una controversia con il Comune che da anni organizza un festival in memoria di Lucio, non gradito alla famiglia. I giudici hanno respinto le pretese della Veronese che non voleva quella manifestazione affermando che danneggiava l’immagine di Battisti. Ma il sindaco, mauro Proserpio, getta acqua sul fuoco. «Rispettiamo le scelte della famiglia - dice - ma per noi oggi è una giornata di grande dolore». E mentre portavano via il feretro, sul volto di qualcuno sono comparse le lacrime.