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2 Settembre 2013

La Sardegna si visita in treno

Una modalità di viaggio insolita per gustare le bellezze dell'isola

Nel 1921 lo scrittore inglese Lawrence visitò la Sardegna in treno. Da questo memorabile tour, a bordo del treno sulla linea a scartamento ridotto, nacque anche il celebre libro “Mare e Sardegna”. Un'avventura che oggigiorno è possibile vivere grazie al Trenino Verde che offre diverse tratte turistiche che attraversano quasi tutta l'isola. Le tratte sono: Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Macomer-Bosa, Sassari-Nulvi-Palau. Inoltre per tutti gli amanti della navigazione lacustre, da quest'anno c'è anche la possibilità di unire prenotare un biglietto unico Trenino Verde-Battello per unire al viaggio in treno un bel giro in battello stile Missisipi o del lago Liscia (in Gallura) o del lago Flumendosa (provincia di Cagliari). A voi la scelta.

DA MACOMER A BOSA - Una tra le tratte più belle, sicuramente la più apprezzata da chi non può rinunciare al mare neanche dal finestrino di un treno, è quella che da Macomer conduce a Bosa. La tratta, in vigore fino al 6 settembre, è estremamente panoramica e spazia da paesaggi come l'altopiano di Campeda, a 500 metri di altezza, fino a quelli di Bosa Marina vicino alla foce del Temo. Durante il viaggio il protagonista è sempre lui, il mare, che compare ad ogni risvolta del treno. La partenza è dalla stazione di Macomer, di fronte quella delle FS. Da qui poi si può scegliere di andare o sulla linea di trasporto pubblico fino a Nuoro oppure su quella turistica fino a Bosa. La diramazione si presenta poco dopo la partenza: a est si procede per la linea TPL, a ovest verso il mare.

Il paesaggio che incontrerete è veramente affascinante: ampie distese a pascolo, nuraghi, tra cui spicca quello ben conservato di Succoronis, posto poco distante dalla linea e tanta natura selvaggia. Infine si arriva al punto più alto della linea nella fermata di Bosa (537 m) per poi proseguire lentamente verso il mare. La successiva fermata è a lato dell'abbazia cistercense di Santa Maria di Corte per procedere in linea parallela al Rio Furrighesu, affluente del Temo fino ad arrivare alla stazione di Sindia. Il mare qui, pur non vedendosi, si percepisce dall'intensa luminosità dell'atmosfera e per l'inclinazione degli alberi modellati dal maestrale.

foto Ufficio stampa
Da qui poi si passa nella regione Planargia dove il paesaggio è coltivato e più pianeggiante, e i paesi si trovano vicini l'uno all'altro. Il tour conduce alla stazione di Tinnura per poi proseguire per alcuni chilometri nella provincia di Oristano. La stazione successiva è quella Tresnuraghes. E qui, finalmente, i vostri occhi potranno assistere alla paradisiaca visione del mare della Sardegna che qui si presenta aperto e luminoso sulla costa, delimitata a nord dall'aspro profilo di Capo Marrargiu e a sud dalla penisola di Capo Mannu, con poco a largo la piatta Isola di Male Bentu.

Questo è il tratto più bello della linea: la fermata di Nigolosu e la spigolosa Curva di Nanio, alta e panoramica sul mare. Il treno Verde si immerge poi all'interno della vallata famosa per la produzione della vino tipico di questa zona, la Malvasia. Da qui la rotta procede verso la costa. Si supera la stazione di Modolo per poi giungere alla spiaggia di ciottoli di Turas. Una girata repentina e ancora qualche chilometro di percorrenza nei pressi della costa. Il viaggio termina con l'arrivo alla stazione di Bosa, posta proprio di fronte alla foce del Temo.

Per maggiori informazioni: www.treninoverde.com