News

21 Giugno 2013

Brasile col fiato sospeso, proteste in 60 città

Continuano le manifestazioni contro la corruzione dei partiti e le spese per i mondiali di calcio del 2014.

Situazione ancora "esplosiva" in Brasile. Dopo le ultime manifestazioni, in cui sono scese in piazza oltre un milione di persone in 388 località, altre cortei di protesta sono attesi anche oggi in almeno 60 città del Paese. La gente manifesta contro la corruzione dei partiti e le spese per i mondiali di calcio del 2014. Giallo sull'annullamento della Confederations. La Fifa: "Mai chiesto lo stop".
La maggioranza delle iniziative si svolgeranno in diverse città dell'entroterra. Tra le località ci sono Aracaju, Campo Grande, Fortaleza, Florianopolis, San Paolo, Recife, Teresina e Curitiba. Alta tensione a San Paolo, in particolare, dove si svolgerà un corteo contro la controversa proposta di legge presentata martedì scorso alla Camera, una norma che considera l'omosessualità come una malattia.

Convocata l'unità di crisi - C'è attesa anche per l'esito del gabinetto di crisi convocato dal presidente Roussef e dai ministri dopo le proteste in tutto il Paese. La Rousseff cerca così di rispondere alla critiche di chi ritiene che abbia sottovalutato le proteste.

Allarme bomba in due ministeri - A conferma che la situazione resta però sempre tesa, la polizia militare ha evacuato l'edificio che ospita i ministeri della Cultura e dell'Ambiente, a Brasilia, dopo la segnalazione anonima della presenza di una bomba. Sul posto sono arrivate squadre di artificieri.

Confederations, Italia: "Falso che ci ritiriamo" - "Non abbiamo mai nemmeno preso in esame l'ipotesi di ritirarci dalla Confederations Cup". Così Demetrio Albertini, vicepresidente Figc e capodelegazione azzurro, smentisce le indiscrezioni dei media brasiliani. "Che vogliamo ritirarci è una totale invenzione", ha aggiunto Albertini dal ritiro in Salvador de Bahia. I media locali confermano le manifestazioni previste prima e durante la partita con il Brasile. Le misure di sicurezza, fanno sapere le stesse fonti, sono state raddoppiate. I manifestanti, infatti, potrebbero sfruttare l'attenzione dei media per il match per compiere azioni eclatanti.

Fifa: "Mai chiesto l'annullamento del torneo" - "Ultimatum della Fifa al governo brasiliano: o è assicurata l'incolumità di squadre e dirigenti, o la Confederations sarà sospesa". Così avevano titolato alcuni siti brasiliani, secondo i quali il messaggio è stato recapitato alla presidente Roussef. Ma la Fifa ha diffuso un suo comunicato, negando qualsiasi ipotesi di stop. "La Fifa appoggia il libero diritto di espressione che consente a qualsiasi persona di protestare. Condanniamo la violenza. E abbiamo totale fiducia nelle autorità brasiliane, con le quali siamo in contatto continuo", ha affermato il portavoce Pekka Odrizola tornando a smentire che si sia pensato a fermare la Confederations.