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6 Giugno 2013

Mettono insetti e sporcizia nel pane: denunciati

Cagliari, i dipendenti del negozio volevano farlo fallire per comprarlo a prezzi stracciati

Mettevano nell'impasto del pane insetti, tra cui scarafaggi, e sporcizia, ma anche frammenti di metallo e plastica. Ed erano arrivati anche a travestirsi da prostitute per simulare che in quel panificio ci fosse un giro di lucciole. I due panettieri infedeli sono stati denunciati dai carabinieri di Cagliari dopo essere riusciti a far chiudere un panificio nel capoluogo sardo: lo avrebbero poi voluto comprare a prezzi stracciati.
Il piano e la denuncia - I dipendenti che avrebbero voluto impossessarsi dell'attività sono un uomo di 44 anni, di Sestu, e un 31enne del capoluogo. I due sono stati accusati di turbata libertà dell'industria e commercio, di adulterazione di sostanze alimentari, danneggiamento e furto. Sono riusciti nel giro di sei mesi a far chiudere il negozio, in via della Pineta, ma il tentativo di rilevarlo poi non è riuscito, perché loro sono stati smascherati.

L'attività è stata chiusa a gennaio ma il proprietario ha presentato una denuncia contro i due dipendenti. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i due, al lavoro da circa due anni nel panificio, nell'ultimo semestre 2012 avrebbero fatto di tutto per danneggiare l'attività.

Le ripetute lamentele dei clienti - C'erano altri dipendenti che lavoravano di giorno nel locale ma non sapevano nulla di quanto facevano i due complici e il proprietario era occupato in altre due attività che gestisce. Così i due panificatori hanno anche confezionato ripetutamente il pane troppo cotto o troppo crudo. Ma non solo.

E in più occasioni hanno messo negli impasti formiche e scarafaggi, sporcizia e rifiuti. Una volta anche cartone, carta e una lista della spesa. Il pane veniva poi distribuito in varie zone, fra cui la Cittadella universitaria di Monserrato, la facoltà di Scienze politiche e Lingue.

Molti clienti poi restituivano il pane chiedendo di essere rimborsati. I due hanno anche organizzato festini all'interno del panificio invitando amici a mangiare pane e pizza, senza pagare un euro. E in qualche occasione si sono vestiti da donne e sono rimasti a lungo fuori dal panificio fingendo di essere prostitute per screditare il locale. Inoltre dal panificio sarebbero sparite materie prime e materiale necessario all'attività.