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19 Ottobre 2012

Educazione sessuale per 600 mila studenti

Presentata a Milano la campagna “Safe Book” per l’educazione sessuale nelle scuole. Il progetto, realizzato da Anlaids e Durex, coinvolgerà ragazzi

Una campagna di informazione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, questo è il progetto che prossimamente coinvolgerà 4000 scuole superiori e 3000 scuole medie della nostra Penisola, per un totale di circa 600 mila studenti.

EDUCAZIONE SESSUALE: NELLE SCUOLE ITALIANE SE NE FA POCA
L’iniziativa realizzata da Durex in collaborazione con Anlaids Onlus, vede la partecipazione di molti esperti del settore che, in linguaggio semplice e vicino ai giovani, cercheranno di sensibilizzare gli adolescenti sull’importanza della prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, in particolare il virus dell’Hiv. In Italia, infatti, c’è ancora una profonda chiusura verso questi temi, e il livello di informazione è pericolosamente basso, tant’è che i rapporti a rischio tra adolescenti sono ancora molto frequenti. Secondo l’indagine internazionale condotta da Durex, infatti, solo il 17% degli italiani ritiene la scuola una fonte di informazioni in quest’ambito (rispetto a un 32% globale) e il 5% lo dichiara per le università (la percentuale mondiale è l’11%).

INFORMAZIONI SUL SESSO: IN ITALIA SI CHIEDONO AGLI AMICI
In Italia, quello dell’educazione sessuale, resta purtroppo un fenomeno di nicchia, considerato da molti immorale o sconveniente. Per questo la fonte di informazione più accreditata resta l’esperienza di amici e coetanei, che però non sempre può portare a validi consigli. Secondo quanto emerso dal sondaggio, per gli adolescenti italiani gli amici rappresentano la fonte primaria di informazioni sessuali (60%), seguono i libri (40%) e, inaspettatamente, il dialogo con il proprio partner (30%). La ricerca di informazioni sessuali su internet nel nostro paese si colloca al 5° posto (con un 28%), subito dopo i magazine (29%).

IL PROGETTO “SAFE BOOK”: VIDEOLEZIONI E SUPPORTO DI ESPERTI DELLE ASL
Il progetto “Safe Book” prevede una serie di lezioni e videolezioni tenute da esperti, grazie anche al supporto delle LIM, le lavagne interattive multimediali, una scelta dettata dalla consapevolezza di quanto il linguaggio web 2.0 sia il modo migliore per creare “condivisione” tra i ragazzi e dunque per avvicinarsi a loro attraverso codici condivisibili. L’iniziativa, giunta al secondo anno, vede il coinvolgimento e la collaborazione di esperti e delle ASL, i cui rappresentanti qualificati saranno a disposizione dei docenti che desidereranno ricevere la consulenza di un esperto per l’approfondimento dei temi affrontati in classe. In conclusione il progetto prevede anche dei premi per gli studenti partecipanti, che avranno l’opportunità di contendersi viaggi studio e soggiorni all’estero.